Coltello alla gola, tassista rapinato a Trento Sud L'autista riesce a scappare, malviventi in fuga a piedi

«Fuori i soldi!» In questi casi, quando si ha un coltellaccio puntato alla gola, è bene obbedire e cercare di mantenere la calma. E così ha fatto un taxista di Trento che all’alba è stato rapinato da due individui saliti sulla sua auto come clienti qualsiasi. Il taxista comunque ha dato una dimostrazione di sangue freddo: appena ha avuto l’occasione, ha accostato nei pressi della rotatoria del Marinaio ed è uscito dall’abitacolo chiedendo aiuto ad un automobilista.

Il movimentato episodio risale all’alba di ieri. Secondo una prima, ancora sommaria, ricostruzione dei fatti intorno alle 4 il taxista avrebbe caricato presso la stazione ferroviaria quelli che riteneva essere dei clienti. I due uomini, descritti come italiani con accento meridionale, si sistemavano nell’auto, uno davanti e l’altro dietro. Pare che inizialmente non avessero ben chiaro dove volevano andare. Si sono fatti portare in giro per la città. Poi, con la scusa di non avere denaro per pagare la corsa, hanno detto che dovevano passare da casa, in zona sud della città.

L’autista è rimasto in attesa, ma il passeggero invece che presentarsi con il denaro ha sfoderato un coltellaccio da cucina. Uno dei due ha puntato la lama alla gola del taxista. «Dacci tutto quello che hai», è stata la richiesta. I due malviventi si sarebbero fatti consegnare tutto il denaro (circa 400 euro in contanti), il telefono cellulare e un anello d’oro. Poi hanno detto al taxista di proseguire verso l’autostrada in direzione di Milano. Non risulta essere stato attivato il sistema di sicurezza di cui sono equipaggiati i taxi della città, ma questo è comprensibile quando hai un coltello sulla gola.

Il conducente si è diretto verso il casello dell’A22 ma, giunto alla rotatoria del Marinaio, è riuscito ad accostare il mezzo, forse simulando un malore. Il taxista sarebbe riuscito a sfilare le chiavi dell’auto e a portare via anche il coltello uscendo dall’abitacolo indenne per cercare aiuto. In quel momento il rapinatore che era seduto davanti è fuggito a piedi.

«All’inizio non capivo perché il taxi fosse fermo proprio nel mezzo della rotatoria con tre persone a bordo - racconta Claudio Marchi, autotrasportatore che alle 4 e 45 di ieri stava andando al lavoro - il taxista è sceso dall’auto venendo  verso di me.  Diceva di essere stato rapinato. Nel frattempo notavo l’uomo seduto davanti che fuggiva a gambe levate. Il terzo invece era ancora seduto dietro. È uscito solo dopo e mi ha detto, piangendo, che lui non ne sapeva nulla». Cosa avete fatto? «Ho detto al taxista - replica Marchi - che doveva  inseguire il rapinatore, il quale si era diretto di corsa in direzione di via Ragazzi del 99. Ho fatto anch’io un giro in auto per cercare di individuarlo, ma ormai l’uomo si era dileguato o si era nascosto».

E l’altro presunto rapinatore? «Era anche lui in giro che cercava il suo compare...».
A chiamare le forze dell’ordine è stato il personale del bar Al Marinaio, aperto 24 ore al giorno, dove il  taxista ha potuto tirare un respiro di sollievo al sicuro. La volante della polizia è arrivata nel giro di pochi minuti. La caccia ai due rapinatori è iniziata subito ed è proseguita per tutta la giornata di ieri, anche attraverso l’acquisizione delle immagini registrate dalle telecamere di sicurezza. L’impressione è che, benché gli accertamenti siano a tutto campo, ci sia già una pista concreta su cui si sono indirizzate le indagini  della Squadra mobile di Trento.

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