«L'adunata degli alpini, la seconda invasione»

Gli Schützen contro il governatore Rossi: «Noi contrari, pensavamo ci appoggiasse»

di Giuseppe Fin

Entrare in tutte le scuole per insegnare la cultura trentino-tirolese. Fino ad oggi non ci sono riusciti ma questo è l'obiettivo che vogliono raggiungere gli Schützen trentini. A dirlo ieri sono stati i rappresentanti della compagnia Kaiser Maximilian I in una conferenza durante la quale è stato sferrato un duro attacco sia al presidente della Provincia Ugo Rossi che al sindaco di Trento Alessandro Andreatta.

L'ingresso nelle scuole.

«Da tempo - ha spiegato ieri il capitano Roberto Feller - chiediamo di entrare nelle scuole trentine. Abbiamo chiesto diverse autorizzazioni ma fino ad oggi non ci è arrivata alcuna disponibilità». L'impossibilità di entrare nelle istituzioni scolastiche del territorio sarebbe stata espressa a causa della divisa che gli Schützen indossano. «Non ci fanno insegnare ai nostri giovani nelle scuole la nostra cultura trentino-tirolese - afferma Feller - perché non vogliono farci entrare con le nostre divise. Queste rappresentano tradizioni importanti ed è il nostro costume a cui non rinunciamo». Per il capitano della compagnia Kaiser Maximilian I l'insegnamento della cultura trentino-tirolese agli studenti «è di fondamentale importanza ed è stata fino ad oggi fin troppo bistrattata da quell'irredentismo che ne ha fatto tabula rasa. Il fatto che non ci sia consentito di entrare nelle scuole è ancora più grave per il fatto che ad impedircelo è una giunta a guida autonomista. » 

L'adunata degli alpini.

Nessuno sconto da parte degli Schützen anche per l'appoggio dato dalle istituzioni all'adunata nazionale degli alpini che si terrà a Trento nel 2018. «Questa marcia degli alpini su Trento - ha spiegato Feller - è una seconda occupazione italiana della città. Non possiamo accettare che questo avvenga e siamo profondamente contrari». A essere preso di mira è il presidente della provincia Ugo Rossi che, secondo gli Schützen, non ha mosso un dito per impedire che avvenisse l'adunata. «Il presidente Ugo Rossi è del Patt - hanno spiegato ancora gli Schützen della compagnia KaiserMaximilian I - e pensavamo che ci appoggiasse. Un tempo ci sosteneva e oggi invece ci ha voltato la faccia».

Le croci in ricordo. 

Nell'estate scorsa, sui monti trentini, gli Schützen avevano piantato delle croci in ricordo degli Standschützen tirolesi caduti durante la Grande Guerra. Oggi la richiesta è di mettere una croce al cimitero monumentale di Trento accanto al monumento dei caduti austroungarici. Fino ad oggi, però, il sindaco di Trento non ha dato l'ok. «Abbiamo fatto tutte le richieste - ha spiegato Feller - ma pur avendo avuto le autorizzazioni il sindaco di Trento non ci ha ancora dato il via libera. La nostra croce è già pronta, forse anche il sindaco di Trento, Alessandro Andreatta, ci ha voltato la faccia».

Il casino di bersaglio.

Tra gli obiettivi della compagnia Kaiser Maximilian I c'è la sistemazione del casino di tiro al bersaglio presente in corso Buonarroti. Una richiesta che ormai esiste da molto tempo ma che non riesce a essere portata a termine per mancanza di soldi. «Servono 500 mila euro - ha spiegato il capitano - e vogliamo creare un museo multimediale degli Schützen, una sala per il quartiere e una nuova sede nostra visto che quella che ci è stata data ha delle tubature rotte che nessuno viene a sistemare e non possiamo usarla. Il progetto è stato già presentato e intendiamo avviare una raccolta fondi».

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