Nuovo regolamento musicale in città: raccolta firme al Cafè de la Paix

Esasperati dalla situazione a Trento, i ragazzi del Café de la Paix decidono di agire. E lo fanno in maniera totalmente propositiva. Ecco la bella e significativa iniziativa.

IL MESSAGGIO

Da Lunedi prossimo partirà all'interno del nostro circolo una raccolta firme per proporre alla Provincia un nuovo regolamento in merito alle attività musicali consentite in Città e nell'ambito di progetti culturali come il nostro.

Ho pensato molto prima di farla partire , volevo farlo a mente fredda avendo parlato prima con le istituzioni e poi con le persone (molte) che a Trento affrontano situazioni analoghe alle nostre.

Credo sia arrivato il momento di parlarne in modo aperto:

"Il Cafè de la Paix non si ferma e "riprogrammerà" per l'ennesima volta le sue attività.. ma nel frattempo intendiamo portare avanti la lotta per il diritto alla "vita" del quartiere e della Città, consapevoli che la cosa non riguarda solo noi , ogni città europea e moderna sa bene che la Cultura ( che non è solo folclore ) è il volano della crescita economica e dell'integrazione. E' noto a tutti che al Cafè de la Paix quest'anno non si sono fatti rave party , si è fatto blues, jazz , si è fatta musica classica e contemporanea , si sono fatti reading , spettacoli teatrali , laboratori di ogni genere , si sono fatti i Tarocchi , si è fatto un sincero tentativo d'Arte .. e si continuerà a farlo nonostante il refrain delle immancabili deneghe e sanzioni . Detto questo trovo assurdo assistere al Festival dell'Economia da un lato e all'applicazione restrittiva e pedissequa di norme arretrate dall'altro. Questo discorso potrebbe ampliarsi e comprendere il fatto che qualunque tipo di imprenditoria moderna ed anche no-profit dovrebbe esser facilitata piuttosto che impedita ( colgo l'occasione per ricordare che il Cafè de la Paix NON beneficia di alcun vantaggio fiscale alias legge 398, lo scontrino del nostro ottimo ristorante e dei nostro ottimo bar è fiscale a tutti gli effetti) , si potrebbe parlare del fatto che come cittadino non mi sento assolutamente tutelato nel mio diritto ad impegnarmi in un progetto valido per la comunità, si potrebbe dire che apparentemente ha più peso chi preferisce il silenzioso degrado delle siringhe conficcate negli alberi di Passaggio Teatro Osele - prima di noi - alla "chiassosa" chitarra jazz per non parlare del tuonante tango o dello spudorato pianoforte.. ma non lo si farà.

Piuttosto , dalla fortunata posizione di essere un mister nessuno, invito i rappresentanti della provincia di Trento ad accogliere le istanze di un mondo che cambia e magari farsi come altre realtà Italiane , "Comunità di confine" , "Porta verso l'Europa" .. insomma un invito che assomiglia ad una lotta contro i mulini a vento , finchè il vento non sceglierà di cambiare."

Luca Buonocunto - Cafè de la Paix

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