Brennero, oggi la manifestazione Solidarietà anche da Barcellona
Ritrovo, per alcuni, a Trento alle 11 (in piazza Dante, davanti alla stazione) e poi tutti su, direzione nord, direzione Brennero, per il corteo che prenderà il via alle 14.30. È giunto il giorno della grande manifestazione «Abbattere le frontiere»: a muoversi in direzione del confine saranno centri sociali, gruppi anarchici e singoli cittadini provenienti da tutta Italia.
Un ingente spiegamento di forze dell’ordine attende al valico del Brennero i partecipanti. Come riporta oggi la stampa austriaca, i gendarmi schiereranno centinaia di uomini, coadiuvati anche da due mezzi blindati dotati di idranti. Un mese fa i poliziotti austriaci avevano usato anche gli spray urticanti contro i manifestanti.
Una manifestazione di solidarietà contro la chiusura del Brennero è stata indetta anche a Barcellona:
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Questo giorno di lotta è stato indetto e supportato da diversi gruppi: Movement for Justice, Leeds No Borders, We Will Rise, The Unity Centre, No Borders Iceland, SOAS Detainee Support, Black Women’s Rape Action Project, Brighton Migrant Solidarity, Campaign to Close Campsfield, Manchester Migrant Solidarity, Anarchist Group of Amsterdam, No Borders Sussex, Migrant Solidarity Group of Hungary, Getting The Voice Out, Faites Votre Jeu!, No Borders Frankfurt, No One Is Illegal Stockholm, Borderline-Europe, Calais Migrant Solidarity.
L'APPELLO / 1
L'APPELLO / 2
Lo Stato austriaco ha annunciato che, con i primi di aprile, verrà ricostruita la frontiera del Brennero. Questo significa: barriere di acciaio, filo spinato sui sentieri, controlli sull'autostrada, sulla statale, sulla ferrovia e sulle ciclabili, pattuglie di militari e di milizie, container per i profughi.
Esercito e filo spinato sono presentati ancora una volta quale "soluzione tecnica" per contenere e rinchiudere i poveri, il cui esodo è il risultato di guerre, devastazione ambientale, miseria.
Al di là delle rimostranze formali, le autorità italiane si adeguano, intensificando i controlli a sud del Brennero.
Siamo di fronte a un passaggio storico.
Credere che muri e soldati siano riservati sempre e comunque a qualcun altro è una tragica illusione: a venire recintata, bandita e schiacciata è la libertà di tutti.
Dalla Palestina al Messico, dalla Turchia alla Francia, e ormai a due passi da noi, le barriere sono l'emblema del nostro presente.
Accettarle rende disumani e complici.
Cercare di abbatterle è l'inizio di una libertà possibile. Bisogna scegliere da che parte stare.
SABATO 7 MAGGIO 2016
GIORNATA DI LOTTA
MANIFESTAZIONE AL BRENNERO ORE 14,30
(davanti alla stazione dei treni)
Per informazioni, iniziative, testi di riflessione:
abbatterelefrontiere.blogspot.it
abbatterelefrontiere@gmail.com
Un ingente spiegamento di forze dell’ordine attende al valico del Brennero i partecipanti. Come riporta oggi la stampa austriaca, i gendarmi schiereranno centinaia di uomini, coadiuvati anche da due mezzi blindati dotati di idranti.
Anche da parte italiana la sicurezza viene garantita da un apparato messo a punto dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. L’appuntamento è stato dato per le 14.30 davanti alla stazione ferroviaria del paesino di Brennero, da dove i manifestanti dovrebbero proseguire verso il confine con l’Austria ed oltre. In un volantino, sul quale è raffigurato un militante con una mazza, si chiede l’abbattimento dei confini.
Alla manifestazione potrebbero partecipare anche militanti provenienti da altri paesi europei, dato che gli appelli a prendere parte alla manifestazione sono stati diffusi sui social media in tutta Europa.
Due settimane fa al Brennero si era svolta l’ultima manifestazione dei «no borders», che si battono, appunto, contro i controlli che l’Austria prevede di istituire al confine sul flusso dei migranti. In quell’occasione era stato fermato per un breve tempo un militante dei centri sociali di Bologna, che venne successivamente rilasciato.
Un mese fa, sempre in occasione di una analoga manifestazione al valico italo - austriaco, i manifestanti erano venuti in contatto con i gendarmi austriaci e ne era nata una scaramuccia con i poliziotti che avevano usato gli spray urticanti per respingere i militanti.