Brennero, oggi la manifestazione Solidarietà anche da Barcellona

Ritrovo, per alcuni, a Trento alle 11 (in piazza Dante, davanti alla stazione) e poi tutti su, direzione nord, direzione Brennero, per il corteo che prenderà il via alle 14.30. È giunto il giorno della grande manifestazione «Abbattere le frontiere»: a muoversi in direzione del confine saranno centri sociali, gruppi anarchici e singoli cittadini provenienti da tutta Italia.

Un ingente spiegamento di forze dell’ordine attende al valico del Brennero i partecipanti. Come riporta oggi la stampa austriaca, i gendarmi schiereranno centinaia di uomini, coadiuvati anche da due mezzi blindati dotati di idranti. Un mese fa i poliziotti austriaci avevano usato anche gli spray urticanti contro i manifestanti.

Una manifestazione di solidarietà contro la chiusura del Brennero è stata indetta anche a Barcellona:

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Questo giorno di lotta è stato indetto e supportato da diversi gruppi: Movement for Justice, Leeds No Borders, We Will Rise, The Unity Centre, No Borders Iceland, SOAS Detainee Support, Black Women’s Rape Action Project, Brighton Migrant Solidarity, Campaign to Close Campsfield, Manchester Migrant Solidarity, Anarchist Group of Amsterdam, No Borders Sussex, Migrant Solidarity Group of Hungary, Getting The Voice Out, Faites Votre Jeu!, No Borders Frankfurt, No One Is Illegal Stockholm, Borderline-Europe, Calais Migrant Solidarity.

L'EVENTO SU FACEBOOK

IL SITO

L'APPELLO / 1

Mercoledì 27 aprile, al Brennero, il capo della polizia del Tirolo ha presentato il programma di “gestione del confine”. Il primo dato da sottolineare è proprio questo: la conferenza stampa è stata tenuta dalla polizia senza la presenza di alcun politico. D'altronde, se la costruzione di una barriera anti-immigrati è soltanto una “soluzione tecnica”, a occuparsene devono essere i tecnici del controllo, cioè i poliziotti. Alcuni impiegati statali, in uniforme e ben pettinati, parlano ai giornalisti di recinzioni, container, uso dell'esercito senza scomodare alcun riferimento ideologico (il “destino di un popolo”, la “difesa della razza bianca”, la “superiorità della civiltà europea”...): così si presenta il totalitarismo democratico.
Il programma “gestione del confine” prevede: la costruzione di una barriera lunga 370 metri e alta 4 presidiata in modo fisso da 250 poliziotti (con l'aggiunta, se necessario, dei militari); due corsie autostradali per i tir e due per le automobili; limite (anche sulla statale) dei 30 Km all'ora; aree sosta dove controllare i “veicoli sospetti”; controlli a tappeto sui treni dal Brennero alla stazione austriaca di Steinbach (a meno che la polizia italiana non autorizzi i controlli austriaci a sud del Brennero, a partire da Fortezza); trattenimento degli immigrati senza permesso di soggiorno austriaco in appositi container (quindi “accoglienza degli aventi diritto” nelle strutture di Innsbruck e respingimento in Italia degli altri). 
Tutto questo se l'afflusso di immigrati non rappresenterà una “minaccia per la sicurezza”: in caso contrario, verrebbe decretato lo stato d'emergenza, con la sospensione di ogni diritto d'asilo e l'impiego dell'esercito al confine. Più o meno mentre il capo della polizia del Tirolo parlava ai giornalisti, infatti, il Parlamento austriaco ha approvato quasi all'unanimità il decreto legge sullo stato d'emergenza proposto dall'estrema destra.
Mentre i partiti si giocano il proprio consenso sulla pelle degli immigrati, la polizia governa, cioè gestisce. Far saltare la “gestione del confine” dovrebbe essere lo scopo dei nemici di ogni frontiera. 
Che quella minoranza che non vuole accettare tutto questo si batta. E si batta ora.
 
Il 7 maggio al Brennero farà freddo (in questi giorni ha nevicato). Vestitevi pesante.

L'APPELLO / 2

Lo Stato austriaco ha annunciato che, con i primi di aprile, verrà ricostruita la frontiera del Brennero. Questo significa: barriere di acciaio, filo spinato sui sentieri, controlli sull'autostrada, sulla statale, sulla ferrovia e sulle ciclabili, pattuglie di militari e di milizie, container per i profughi.
Esercito e filo spinato sono presentati ancora una volta quale "soluzione tecnica" per contenere e rinchiudere i poveri, il cui esodo è il risultato di guerre, devastazione ambientale, miseria.
Al di là delle rimostranze formali, le autorità italiane si adeguano, intensificando i controlli a sud del Brennero.
Siamo di fronte a un passaggio storico.
Credere che muri e soldati siano riservati sempre e comunque a qualcun altro è una tragica illusione: a venire recintata, bandita e schiacciata è la libertà di tutti.
Dalla Palestina al Messico, dalla Turchia alla Francia, e ormai a due passi da noi, le barriere sono l'emblema del nostro presente.
Accettarle rende disumani e complici.
Cercare di abbatterle è l'inizio di una libertà possibile. Bisogna scegliere da che parte stare.
SABATO 7 MAGGIO 2016
GIORNATA DI LOTTA

MANIFESTAZIONE AL BRENNERO ORE 14,30

(davanti alla stazione dei treni)
Per informazioni, iniziative, testi di riflessione:
abbatterelefrontiere.blogspot.it
abbatterelefrontiere@gmail.com


Un ingente spiegamento di forze dell’ordine attende al valico del Brennero i partecipanti. Come riporta oggi la stampa austriaca, i gendarmi schiereranno centinaia di uomini, coadiuvati anche da due mezzi blindati dotati di idranti.

Anche da parte italiana la sicurezza viene garantita da un apparato messo a punto dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. L’appuntamento è stato dato per le 14.30 davanti alla stazione ferroviaria del paesino di Brennero, da dove i manifestanti dovrebbero proseguire verso il confine con l’Austria ed oltre. In un volantino, sul quale è raffigurato un militante con una mazza, si chiede l’abbattimento dei confini.

Alla manifestazione potrebbero partecipare anche militanti provenienti da altri paesi europei, dato che gli appelli a prendere parte alla manifestazione sono stati diffusi sui social media in tutta Europa.

Due settimane fa al Brennero si era svolta l’ultima manifestazione dei «no borders», che si battono, appunto, contro i controlli che l’Austria prevede di istituire al confine sul flusso dei migranti. In quell’occasione era stato fermato per un breve tempo un militante dei centri sociali di Bologna, che venne successivamente rilasciato.

Un mese fa, sempre in occasione di una analoga manifestazione al valico italo - austriaco, i manifestanti erano venuti in contatto con i gendarmi austriaci e ne era nata una scaramuccia con i poliziotti che avevano usato gli spray urticanti per respingere i militanti.

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