Roma, il Concertone dedicato a Giulio Regeni

Un Concertone del Primo maggio di quelli con tanta musica, tanto rock, tanta allegria. Ma senza dimenticare l'attualità, il dramma del lavoro che per tanti giovani non c'è e Giulio Regeni, il giovane ricercatore italiano ucciso in Egitto al quale è stata dedicata l'apertura dell'appuntamento promosso, da 26 anni a questa parte, dai sindacati. Una lunga maratona, otto ore di doppia diretta tra tv e radio condotte da Luca Barbarossa affiancato da Mariolina Simone, scivolate via senza scossoni davanti alle circa 800 mila persone che si sono alternate durante la giornata e non si sono fatte scoraggiare dai nuvoloni grigi che promettevano pioggia (che alla fine non c'è stata), né dalle misure di sicurezza, quest'anno più imponenti del solito dopo gli attentanti di Parigi del novembre scorso, con metal detector all'ingresso di piazza San Giovanni.

Come da programma, tra gi ospiti più attesi a piazza San Giovanni a Roma, c'erano gli Skunk Anansie che hanno infiammato la piazza con il set più lungo, durato quasi mezz'ora.

Accolti tra urla e cori anche Max Gazzè, Fabrizio Moro, Tiromancino, Salmo protagonisti della serata. Nel pomeriggio a far ballare il pubblico erano stati i Modena City Ramblers con la Fanfara di Tirana, Perturbazione con Andrea Mirò, Coez. Grignani ha regalato un'esibizione unplugged. Tante le contaminazioni, le collaborazioni tra artisti e generi musicali che si sono alternati sul palco.

Come quella dell'Orchestra Operaia che con Petra Magoni ha ricordato Prince con Purple Rain, e poi con Max Paiella, Massimiliano Brno, Stefano Fresi, Carlotta Natoli e Claudia Gerini hanno omaggiato Remo Remotti. Il ricordo di Gianmaria Testa è stato affidato a Raiz e Mesolella con Paolo Rossi.

La kermesse si è aperta nel segno di Giulio Regeni: Barbarossa ha letto un messaggio dei genitori del giovane ricercatore italiano ucciso in Egitto e ha aggiuntio: "Giulio Regeni vive in ognuno di noi per chiedere giustizia e verità".

"Grazie mille a tutti voi. Che siete qui per divertirvi, cantare e chiedere insieme il rispetto dei diritti per tutte le persone, grazie! Non smettiamo di chiedere insieme verità per Giulio e tutte le persone che sono state private dei diritti e delle libertà. Buon Primo maggio a tutti", il testo del messaggio inviato da Paola e Claudio Regeni, i genitori del giovane ricercatore friulano torturato e ucciso in Egitto.

Il via al Concertone, promosso dai sindacati e in diretta tv su Rai3 e su Radio2, lo ha dato la Bandabardò. A scatenare la folla - che ha sfidato i nuvoloni grigi e le misure di sicurezza che sono state rafforzate - ci hanno pensato i Perturbazione, scesi dal palco per cantare con i ragazzi delle prime file, e i Modena City Ramblers con la Fanfara di Tirana, presenza quasi fissa dell'appuntamento romano. Il gruppo folk emiliano ha portato due tra i suoi brani più famosi e conosciuti: I cento passi e Bella Ciao. 

Sul palco anche Gianluca Grignani che si è schierato con il "popolo" ("io non sono né di destra né di sinistra").

Ai brani degli artisti si sono alternati anche racconti di storie di vita vissuta, dalla preside della scuola nella Locride ai sindacalisti.

Sul palco non potevano mancare i Modena City Ramblers che, come da tradizione, hanno fatto ballare e saltare il pubblico sulle note de I Cento passi e Bella Ciao. Prima di loro anche i Perturbazione avevano infiammato piazza San Giovanni scendendo dal palco e andando a cantare tra il pubblico.

"È il Concertone al quale, da due anni a questa parte, stiamo cercando di dare forma", dicono ICompany e Ruvido Produzioni, che hanno organizzato l'evento. L'unico incidente di percorso, relegato poi nella categoria "errore umano" dagli organizzatori, ha riguardato i Marlene Kuntz: la band piemontese, amareggiata e piuttosto arrabbiata, ha lasciato il palco in anticipo per un'incomprensione con la regia. "Ci hanno penalizzato, eppure facciamo musica da 25 anni. Meritavamo meno disattenzione". A risarcimento del "danno", i Marlene Kuntz sono stati invitati già per il prossimo anno, primi ospiti annunciati del Concertone 2017.

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Ieri è tornato anche l'evento alternativo promosso dai movimenti per la Festa dei lavoratori. Sotto una pioggia battente, e alla presenze di diverse migliaia di persone, si è svolta nel Parco archeologico delle mura greche di Taranto la quarta edizione del concertone del Primo maggio organizzato dal Comitato cittadini e lavoratori liberi e pensanti, totalmente autofinanziato. Nonostante la pioggia caduta incessante sin dalla mattinata e il terreno fangoso, in tanti continuano tuttora ad affluire per partecipare all'evento nel quale la musica è il pretesto per dare voce a chi lotta contro i soprusi e la violazione dei diritti e difende il futuro dei propri figli.

Sul palco ai brani degli artisti si sono alternati i racconti di chi "non accetta prevaricazioni e si impegna per la tutela dell'ambiente, della vita e della bellezza". La direzione artistica del concertone, fino alle 2 di notte, è affidata a Michele Riondino e a Roy Paci con il contributo del cantautore tarantino Diodato. A condurre l'evento sono Valentina Petrini, Valentina Correani e Andrea Rivera.

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