Ragazzi minacciati con domande sulla fede in Allah

Un episodio da contorni non chiari, un’aggressione, più probabilmente uno scherzo di pessimo gusto. Ma sintomatico della tensione che anche in una città di provincia l’offensiva del terrorismo islamico o le aggressioni della notte di Capodanno in Germania hanno innescato.

A Vignola, nel Modenese, cinque adolescenti sui 15-16 anni hanno denunciato di essere stati minacciati da adulti magrebini che avrebbero sparato anche un colpo in aria con una pistola, presumibilmente una scacciacani. Li avrebbero fatti mettere in fila chiedendo se credessero in Allah o fossero cristiani.

Alla domanda i ragazzini hanno risposto di non credere in niente e i magrebini li avrebbero lasciati, pronunciando la frase, «Tranquilli, era solo uno scherzo: ora potete andare». Ad aggiungere confusione sulla vicenda il fatto che i ragazzi, provatissimi dalla vicenda, solo ieri sera si sono presentati coi genitori nella caserma dei carabinieri. Che ora devono chiarire un fatto dove, anche solo per la presenza di un’arma, si è superato netto il limite della «bravata». I militari hanno già sentito i ragazzi, e sulla loro credibilità - vista anche la concordanza delle versioni - non ci sono grossi dubbi. Sono stati disposti accertamenti serrati per individuare il gruppetto.

Il sindaco Mauro Smeraldi parla di «episodio grave» ricordando che «tra l’altro quando ci furono gli attenti a Parigi avevo fatto presente che mi era stato riferito di esultanze di alcuni soggetti durante la notte da cittadini». «Chiederemo alle forze dell’ordine, carabinieri guardia di finanza e polizia municipale, uno sforzo eccezionale».

Chiede di fare al più presto piena luce il Pd di Vignola: «è un fatto inedito per il vignolese, capace di produrre grande allarme», in una terra «nelle quali le comunità di stranieri sono bene integrate».

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