Il questore di Trento: «Anarchici, qui tollerati»

Quello dell'ordine pubblico è stato senza dubbio un fronte caldo nel 2015. E non solo per le molte manifestazioni che hanno richiesto la vigilanza delle forze dell'ordine, a partire dal Festival dell'Economia, passando per le Vigiliane, solo per citarne alcune. Il questore, nella conferenza di fine anno, ha ricordato infatti l'impegno per sgomberare gli edifici occupati dagli anarchici e il presidio al cantiere di Mattarello, oggetto di ripetuti «assalti» dei No Tav. E sollecitato dai giornalisti sul movimento anarchico, Massimo D'Ambrosio è stato chiaro: «Sono personaggi nati, cresciuti e tollerati in questa realtà, molti sono anche figli della "Trento bene", con una presunzione di impunità. Ognuno può esprimere liberamente il suo dissenso - ha aggiunto - finché non compie atti di violenza fisica o di prevaricazione. Gli anarchici non sono la nostra priorità, ma certo siamo attenti a quello che fanno».

Per quanto riguarda l'ordine pubblico, a dare un'idea dell'impegno affrontato dalle forze di polizia, è in primis il numero di servizi svolti: 672. Per quanto riguarda il personale impiegato in sede è stato di 3084 unità, mentre gli agenti fuori sede sono stati 746. A dare man forte sono arrivato anche personale ministeriale di rinforzo della polizia (2460) e dei carabinieri (1150).

Da evidenziare, infine, la ripresa dei posti di blocco. «Cosa che non si faceva da un po' di tempo e che sta dando buoni risultati - ha detto il questore - Anche se, mi rendo conto, con qualche disagio legato al traffico. Vogliamo però mantenere alta la qualità della vita della città di Trento e anche dimostrare che chiunque svolge attività illecite non può circolare tranquillamente».

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