Non ancora ritrovato Rebel, il cane da soccorso disperso

Rebel non si trova. Lo splendido cane da ricerca, un Golden Retriever di sei anni con tre stagioni all'attivo nel Soccorso Alpino trentino, è scomparso sabato scorso durante un'esercitazione in Val Senales e non ci sono notizie di lui. Anche se sulla pagine Facebook dei volontari e degli animalisti la sua fotografia campeggia in migliaia di «post».

Il suo padrone Eddy Susat (della Rotaliana, vive in Val di Non) allarga sconsolato le braccia: «tutto quello che andava fatto, lo abbiamo fatto. Ora non resta che aspettare e sperare che ricompaia in un centro abitato». Susat ripercorre le fasi di sabato scorso: «Era mattina, eravamo appena arrivati a Maso Corto e come sempre abbiamo liberato i cani, che dopo un lungo viaggio in macchina hanno bisogno di riprendersi dallo stress e di ambientarsi. Rebel si è spostato sul prato, e l'ho visto in cima a una piccola collina, circa dieci metri: si è fermato, mi ha guardato, poi è sceso dalla parte opposta. Non mi sono allarmato, è normale che anche nelle operazioni di ricerca il cane si allontani. Ma quando lo chiami, viene subito. Invece sono salito sul dosso, e non c'era più. In pratica, scomparso».

Su cosa sia successo, Susat ha solo ipotesi: «Le abbiamo pensate tutte. Chiaro che può essergli scattato qualcosa nella testa, ma non credo sia stato attratto nel bosco da animali selvatici. Io - spiega - sono un forestale e porto Rebel con me ogni giorno, nei boschi, non ho mai avuto problemi».

Quindi? «La zona era affollata, il parcheggio sottostante era pieno di furgoni delle squadre di sci e di auto...». Rebel potrebbe essere stato rubato? «Sì, posso ipotizzarlo, ma non lo so con certezza» dice Susat. Dopo averlo cercato sabato e domenica, anche con l'aiuto di familiari ed amici, Susat ha attivato tutta la procedura: «Ho avvisato carabinieri, polizia, forestale, anche i cacciatori, l'Apt locale e ovviamente il Soccorso Alpino. Tutti i soggetti interessati sono avvisati. Adesso non ci resta che aspettare».

Comunque chi lo avesse visto può contattare il numero 347 4211211. «Purtroppo abbiamo avuto una segnalazione, ma era un falso allarme» conclude Susat.

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