Furto da 130 mila euro in monete, assolto il responsabile della raccolta

Nella loro arringa i difensori hanno rilevato come le procedure di raccolta del denaro fossero superficiali e come sia impossibile attribuire responsabilità poiché il denaro veniva custodito in modo non adeguato, esposto agli appetiti di più soggetti

L’accusa era pesante: un furto da 130 mila euro, in gran parte in moneta. Al termine del processo l’imputato, un trentenne di Mezzocorona ora titolare di un locale in Rotaliana, è stato però assolto. È dunque passata la tesi dei difensori, gli avvocati Paolo Mazzoni e Camilla Valentini, secondo cui a carico del loro assistito non c’erano prove. Il «tesoro» scomparso era costituito del denaro incassato dai distributori automatici installati da una ditta vicentina presso alcuni impianti produttivi a Lamar di Gardolo.

A processo per furto finì un ex dipendente che lavorava per l’azienda, dapprima come cuoco presso la mensa della Whirlpool e poi come responsabile delle macchine automatiche di distribuzione di bevande e snack installate presso gli stabilimenti Whirlpool (25 postazioni), Siemens Transformers spa di Trento (9 postazioni) e Trento Futura scarl. Tra le mansioni c’era anche quella di raccolta, tutti i giovedì, degli incassi aprendo i distributori e raccogliendo il denaro che veniva riposto in sacchetti.

Nella loro arringa i difensori hanno respinto le accuse all’ex dipendente rilevando come le procedure di raccolta del denaro fossero superficiali e come sia impossibile attribuire responsabilità poiché il denaro veniva custodito in modo non adeguato, esposto agli appetiti di più soggetti.

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