Vendeva motoseghe «Stihl» ma erano taroccate. Condannato

La fregatura è davvero sempre in agguato: vengono taroccati orologi, vestiti di marchi prestigiosi, scarpe, borse e persino motoseghe. Esatto, proprio motoseghe. È accaduto nell’agosto dell’anno scorso a Mattarello dove un napoletano cinquantenne ha cercato di vendere tre motoseghe di marca Stihl che in realtà erano di una marca molto più economica (Wurzburg).  Il venditore di motoseghe Stihl camuffate - che pure ci sapeva fare come dimostra il fatto che usava un accento veneto (finto anche questo) per rendere più credibile l’affare - è stato sfortunato. Ha proposto l’acquisto delle motoseghe ad un carabinieri che in quel momento non  era in servizio, ma che ha subito fiutato la fregatura chiamando la sua centrale operativa (poi per competenza territoriale è intervenuta la polizia).

L’uomo proponeva le motoseghe a 300 euro al pezzo, un prezzo molto, troppo  conveniente per delle presunte Stihl praticamente nuove. Per giustificare il prezzo sosteneva che erano state usate per un’esposizione a Trento. All’arrivo della polizia, però,  il racconto veniva subito corretto. L’uomo si affrettava a spiegare che non si trattava di attrezzi rubati, ma solo contraffatti. E per dimostrarlo staccava l’adesivo con la marca Stihl mostrando che in realtà si trattava di una molto più economica motosega Wurzburg. Ieri l’imputato è stato condannato a 15 giorni di reclusione per commercio di prodotti con marchi falsi.

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