Sicurezza in città, l'attacco di Panetta: «Un sindaco inerte»

di Daniele Battistel

«Se il sindaco pensava che le cose si potessero risolvere in pochi giorni la mia impressione è che ha sbagliato valutazione. Non mi pare proprio che la posizione di due dei nostri consiglieri sia mutata rispetto a 4 mesi fa». Massimo Ducati, capogruppo del Cantiere civico, ammette che la speranza di veder rientrare la crisi aperta da Salvatore Panetta e Paolo Castelli dopo la loro esclusione dalla giunta comunale è destinata a scomparire.

«Forse - dice riferendosi chiaramente al sindaco - da parte di chi ha fatto determinate scelte si poteva tenere in considerazione che il Cantiere, creatura appena nata ma già determinante per il successo della coalizione, doveva essere trattato con maggiore attenzione. Non mi riferisco soltanto alle singole persone ma al progetto politico, che è stato subito azzoppato». Ducati si dice per questo piuttosto preoccupato sul futuro della legislatura: «Ci sono buoni rapporti tra i capigruppo, ma la maggioranza è composta di individui e se si creano situazioni di tensione tra le persone poi non è semplice governare. In teoria i numeri per amministrare ci sono, ma quanti sono i consiglieri arrabbiati e come si comporteranno al voto non lo so dire». «Per questo - conclude - vista la fragilità della situazione  a causa di scelte e forzature fatte, va gestita con molta attenzione da parte del sindaco e della giunta».

Chi si chiama fuori da qualsiasi vincolo di coalizione è proprio Salvatore Panetta. L’ex assessore comunale e consigliere provinciale, il candidato più votato del Cantiere, a maggio è stato «giubilato» dal sindaco che non l’ha voluto in giunta, preferendogli la prima dei non eletti della sua lista, Chiara Maule.

«Io ormai non vado più agli appuntamenti del Cantiere e della maggioranza, feste e riunioni di facciata che non mi appassionano» attacca. Parla di una ritrovata libertà di pensiero e azione che - pare di capire -, nonostante lo smacco per la mancata chiamata in giunta, lo stimola parecchio. «Credo che in questo momento la cosa migliore da fare sia quella di lavorare per il bene della mia città. Voto dunque i provvedimenti che mi sembrano più importanti e più sensati per la comunità portando avanti i temi per i quali mi sono impegnato, anche appoggiando proposte delle minoranze se sono intelligenti e utili».
Pur professando serenità d’animo, Panetta non si lascia scappare l’occasione per lanciare qualche frecciatina ad Andreatta. «Per quanto riguarda la maggioranza penso che, più che la mia posizione, sia l’inerzia del sindaco e della giunta a dover preoccupare. Non mi pare che sia stato fatto molto in questi primi mesi di amministrazione. Di sicuro non è con due vigili in più che si risolve il problema della sicurezza in città. Questa sparata fa sorridere i cittadini. Anzi, li fa arrabbiare».

Panetta si scalda e ci va giù pesante: «Il prossimo 8 settembre, dopo due mesi di ferie, in Consiglio comunale verrà presentata una sola delibera. Forse questa giunta dovrebbe essere un po’ più concreta. Se questo è l’inizio andiamo bene. Mi fa sorridere che adesso si dica che servono più riunioni, che bisogna parlare con la Provincia: dovevano essere fatte due mesi fa. Forse un po di maggiore esperienza serviva a questa giunta».

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