Controlli ai migranti, treni «scortati» da Trento

Sono cinque i treni «sotto controllo» al giorno

di Marica Viganò

Tre poliziotti per ogni treno: mentre a Brennero aumentano i controlli per l’emergenza profughi, a Trento da mesi la polizia ferroviaria fa la scorta convogli diretti a nord. Sono cinque i treni «sotto controllo» al giorno, gli Obb delle ferrovie austriache: a bordo, oltre ai passeggeri abituali, a chi si sposta per lavoro o per vacanza, viaggiano decine di migranti che cercano di raggiungere il nord Europa. Qualcuno ha un regolare biglietto in mano, la maggior parte dei profughi però non possiede documenti.

Le scorte sul treno sono nate da un accordo internazionale, trilaterale. A bordo sono in servizio un poliziotto italiano, operativo, un collega austriaco ed uno tedesco come osservatori. Vengono controllati i passeggeri, gli stranieri in particolare. Chi non è in regola viene fatto scendere a Bolzano e, data la mancanza di spazi alla stazione del capoluogo altoatesino, spesso a Brennero. A volte si tratta di gruppi numerosi, dalle 50 alle 60 persone a treno. È successo che gli stessi migranti, identificati durante il loro viaggio verso l’Austria, qualche giorno dopo vengano fermati per controlli nelle stazioni del nord Italia: respinti al confine, tornano indietro con la speranza di trovare un punto d’appoggio al loro vagare o un altro sistema per aggirare i controlli e raggiungere la Germania.

Ieri erano un’ottantina di profughi fermi alla stazione di Bolzano, all’indomani della richiesta di aiuto da parte della Baviera all’Alto Adige per rallentare il flusso, per far fronte alla pressione dei migranti dalle frontiere orientali della Germania. Per la sosta è stata allestita una saletta alla stazione ferroviaria, messa a disposizione delle Ferrovie, mentre l’associazione Volontarius si occupa dell’organizzazione e della distribuzione di pasti caldi. Allertata la Protezione civile altoatesina, che già mercoledì ha inviato mezzi ed attrezzatute per l’accoglienza, sia a Bolzano che a Bressanone, dove sono a disposizione due le palestre.

Per qualche giorno, dunque, i migranti rimarranno in Alto Adige. «Sorvegliata speciale» la tratta ferroviaria del Brennero, con agenti della polfer a fare da filtro: uno stop forzato ma momentaneo, per evitare che ai confini, a quello della Germania in particolare, ci sia la ressa.

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