Docce anti-caldo, polemiche ad Auschwitz

Lo sdegno di Israele

Docce di acqua vaporizzata all'ingresso di Auschwitz per combattere il caldo, ma per molti israeliani in visita al campo di sterminio in Polonia l'iniziativa della direzione del luogo si è tramutata in uno shock. E il pensiero è subito corso alle docce da cui scendeva il gas mortale Ziklon B nelle camere a gas. "Non appena sono sceso dal bus e ho attraversato il congegno delle docce - ha raccontato a Ynet Meyer Bolka un israeliano in visita al campo - sono rimasto scioccato: un pugno alla stomaco". Deciso a chiedere spiegazioni, Bolka è andato diritto da uno degli impiegati del museo.

"Con tutto il rispetto - gli ha detto - mi ricordano le camere a gas". "Penso che in un posto come questo - ha detto a Ynet - avrebbero dovuto riflettere meglio sul tipo di connotazione che avrebbe suscitato. Se vuoi far sentire meno caldo alla gente, devi trovare una soluzione diversa. Non è stato proprio piacevole vedere gli spruzzatori". La direzione del museo - citata da Ynet - ha fatto sapere di non avere avuto intenzione di offendere i sentimenti dei visitatori, ma piuttosto di voler rendere la loro visita più agevole in uno dei giorni più caldi dell'anno. Il Museo valuterà se l'attuale posizionamento delle docce sarà confermato. 

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