Arrestati gli imprenditori delle pompe funebri per un appalto fraudolento

Luciano Giustino Taffo e il figlio Daniele, imprenditori del settore pompe funebri a Roma, sono tra gli arrestati dalla squadra mobile nell’operazione contro un’organizzazione criminale attiva nel quartiere periferico di San Basilio. I due avrebbero ottenuto in modo fraudolento l’appalto per la gestione della camera mortuaria dell’ospedale Sant’Andrea nella capitale.

Secondo gli investigatori, Daniela Chimenti, moglie di Guerino Primavera - membro dell’omonimo clan - operaia nella ditta di pulizie Linda srl all’interno dell’ospedale, aveva saputo in via riservata che sarebbe stata bandita una gara per i servizi mortuari. Guerino Primavera e l’amico Luciano Giustino Taffo si erano subito interessati. Chimenti avrebbe poi interessato una collega, Barbara Severini, che in cambio della promessa di una forte somma assieme al marito Fabrizio Coppola, imprenditore edile, aveva contattato Egisto Bianconi, all’epoca direttore amministrativo dell’azienda ospedaliera Sant’Andrea.

Bianconi, attuale direttore generale, avrebbe quindi fatto aggiudicare l’appalto ai Taffo tramite il suo collaboratore Filippo Zanutti, responsabile unico del procedimento e presidente della commissione di gara.

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