Tutte le emergenze passano sul 112

La centrale unica trentina sarà attiva a inizio 2016

di Luca Nave

La centrale unica d'emergenza del Trentino Alto Adige sta per diventare realtà: da lì passeranno tutte le chiamate dirette a soccorritori, vigili del fuoco e forze dell'ordine. Il numero di telefono da chiamare, valido a livello nazionale e deliberato a Roma, diventerà uno solo e sarà il 112. Niente paura, però. I vari 113, 115 e 118 resteranno attivi anche perché non si può certo immaginare che l'abitudine delle persone a chiamarli possa scomparire nel giro di poco tempo. Chi chiamerà gli altri numeri, quindi, sarà automaticamente deviato verso quello unico, senza nemmeno accorgersene.

In Trentino si lavora, da tempo, anche alla realizzazione della centrale unica d'emergenza intesa come spazio fisico: sarà al terzo piano dell'edificio che ospita la Trentino Network, vicino al ponte di San Giorgio. L'assessore provinciale alla protezione civile Tiziano Mellarini ha dialogato, nei mesi scorsi, col prefetto Matteo Piantedosi, che a livello nazionale coordina il progetto; allo stesso modo, si è rapportato con il proprio collega di Bolzano. La centrale, infatti, avrà valenza regionale ma è già previsto che siano attivi operatori sia in Trentino che in Alto Adige. «Col nuovo servizio ci saranno indubbi vantaggi in termini di celerità di intervento: si potrà infatti individuare con precisione la zona da cui proviene la chiamata, addirittura la via, il numero civico e pure il piano. Il tutto va dunque nella direzione di un deciso miglioramento delle prestazioni fornite ai cittadini».

Da un lato, dunque, l'unificazione del numero di riferimento e, in parallelo, l'unificazione del punto in cui tutte le chiamate saranno convogliate. I due fattori sono destinati a procedere in parallelo. «Secondo le direttive, l'ambito minimo su cui creare una centrale unica sarebbe di 3 milioni di abitanti - spiega ancora Mellarini - Noi non abbiamo tali cifre ma è stato subito chiaro, con il Ministro, che considerando i flussi turistici tra Trentino e Alto Adige raggiungiamo comodamente, in taluni periodi, i 10 milioni di persone presenti sul territorio. Non c'è stata dunque difficoltà nel riconoscere la necessità della centrale».

Il Trentino è tra i primi a muoversi e a diventare operativo su questo campo. «Prima di noi è partita la Lombardia, la cui Centrale unica d'emergenza è già operativa. Non a caso, è .proprio con la Lombardia che siamo coordinati nel caso in cui si dovessero verificare dei malfunzionamenti: entrerebbe immediatamente in funzione il centro di Brescia. Noi saremo dunque i secondi in Italia, assieme a Roma, ad essere attivi»
La sede è, al momento, un cantiere. I lavori saranno ultimati tra ottobre e novembre, seguirà dunque la fase del trasferimento del personale impiegato. Se tutto procede come da tabella di marcia, numero unico e centrale operativa dovrebbero essere in piena attività a partire dai primi giorni del 2016.

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