Firme false per Forza Italia Indagata anche Gerosa

È già stata chiusa l’inchiesta sulle presunte firme false raccolte per la presentazione del simbolo di Forza Italia alle ultime elezioni comunali di Trento. Quattro gli indagati: Claudio Cia, Giacomo Bezzi, Emilio Giuliana e Francesca Gerosa

È già stata chiusa l’inchiesta sulle presunte firme false raccolte per la presentazione del simbolo di Forza Italia alle ultime elezioni comunali di Trento, del 10 maggio scorso.

Sono quattro gli indagati della Procura di Trento: i consiglieri provinciali Claudio Cia e Giacomo Bezzi, Emilio Giuliana e, novità di oggi, Francesca Gerosa.

Agli atti dell’inchiesta, condotta dai pm Giuseppe Amato e Davide Ognibene con gli investigatori della polizia locale, ci sono una ventina di «sit», cioè verbali di sommarie informazioni testimoniali, di persone che non hanno riconosciuto la propria firma sui registri.

L’ipotesi è che una mano, per ora anonima, nella fretta di raggiungere le 250 firme necessarie abbia preso una «scorciatoia». Qualche decina di firme è stata falsificata contando sul fatto che si trattava comunque di elettori di centrodestra, i cui dati personali e numeri di documento d’identità sarebbero stati tratti da registri di precedenti consultazioni. Nessuno - come era prevedibile - si assume la paternità di quelle firme «galeotte».
L’autore dei falsi, che rischia una pena che va da 1 a 6 anni, è al momento sconosciuto. Il procedimento penale è partito da una segnalazione su presunte irregolarità presentata in Comune dal vicecoordinatore azzurro Aldo Rossi.

È bene sottolineare che in questa fase l’iscrizione nel registro degli indagati va vista come un atto di garanzia, non come una prognosi di colpevolezza.

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