Omicidio Bellucci, richiesta del pg «Confermate 30 anni a Ciccolini»

Ciccolini era stato condannato al massimo della pena per omicidio volontario pluriaggravato

Confermare la sentenza di condanna a 30 anni di reclusione per Vittorio Ciccolini, l’avvocato veronese di 46 anni che il 9 agosto dell’anno scorso, in una radura tra Carisolo e S. Antonio di Mavignola, aveva ucciso, strangolandola e finendola con quattro coltellate, l’ex fidanzata, la 31enne pesarese Lucia Bellucci.

La richiesta di conferma della sentenza di primo grada è stata avanzata dal procuratore generale Giuseppe Maria Fontana, al termine della sua requisitoria di 3 ore nell’ambito del processo d’appello, in corso al tribunale di Trento.

Nel pomeriggio è stata la volta delle 4 parti civili e, alla fine, della difesa, che ha chiesto la riapertura dell'istruttoria e una nuova perizia psichiatrica. I giudici hanno quindi aggiornato la seduta a lunedì.

Come detto, in primo grado Ciccolini era stato condannato al massimo della pena per omicidio volontario pluriaggravato, con l’unico «sconto» (per tale reato è previsto l’ergastolo) reso obbligatorio dal rito processuale, quello abbreviato, che prevede la diminuzione della pena di un terzo e, nel caso del carcere a vita, lo sostituisce con i trent’anni.                                                          

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