Renzi a Trento, i sindacati autonomi: sarà contestazione

Per martedì pomeriggio a Trento il Sindacato di base multicategoriale (Sbm) e l'Unione sindacale di base (Usb) annunciano un corteo e una manifestazione di protesta contro la visita del premier Matteo Renzi. "Finalmente, lo aspettavamo da mesi - si legge in una nota - ora ci faremo spiegare le sue riforme sulla Costituzione, che cancella la rappresentanza democratica, sul sistema elettorale, che riduce il parlamento a mero esecutore delle disposizioni del governo, sul lavoro (jobs act), che ha modificato l'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, permettendo il licenziamento senza giustificato motivo ed esponendo i lavoratori al continuo ricatto delle aziende".

"Andiamolo a trovare, l'incontro è pubblico e Renzi è un "vero" democratico, ci ascolterà", scrivono i sindacati autonomi che annunciano un corteo in via Malpensada, a Trento, fino al palazzetto di Sanbapolis dove si terrà l'incontro con Renzi. 


M5S contro il premier

"Renzi si abbatte sul Trentino-Alto Adige come un predone e i presidenti Rossi e Kompatscher accolgono in pompa magna il rottamatore della nostra Autonomia. Il premier vuole smantellare lo Statuto speciale e spremere la nostra Regione per fare cassa, viene a Trento solo per imporre la resa incondizionata alla deriva centralista". Lo dichiarano in una nota congiunta il deputato del Movimento 5 Stelle Riccardo Fraccaro, il consigliere provinciale M5s Filippo Degasperi e il candidato sindaco di Trento per i Cinque Stelle Paolo Negroni.

"I partiti locali stanno tradendo il territorio: alleandosi con Renzi e votandogli una fiducia dietro l'altra - prosegue la nota - hanno favorito l'ascesa dell'uomo solo al comando che rappresenta il più grande pericolo per la nostra autonomia. Il MoVimento 5 Stelle è l'unica forza politica in grado di tutelare gli interessi dei cittadini e difendere le istanze del Trentino-Alto Adige dalle mire renziane". "I cittadini sanno che Renzi è un impostore, già alle prossime elezioni amministrative gli daremo il benservito", concludono Fraccaro, Degasperi e Negroni. 


La Lega: venga a restituirci sei miliardi

"La visita di Matteo Renzi a Trento e Bolzano potrebbe essere l'opportunità per farsi restituire i circa sei miliardi riguardanti i ricorsi alla Corte Costituzionale a cui Ugo Rossi e Arno Kompatscher hanno rinunciato dopo il patto di garanzia firmato con il governo". Lo scrive in una nota il segretario della Lega Nord Trentino Alto Adige-Sudtirolo, Maurizio Fugatti.

"Dopo la firma di questo accordo nulla è cambiato a livello nazionale da parte del Partito democratico nei confronti delle autonomie speciali: il Pd lombardo - prosegue Fugatti - ha raccolto le firme per abolire le autonomie speciali e il presidente toscano Enrico Rossi le ha definite fuori dal tempo. Questo si conferma il governo più ostile alle autonomie della storia repubblicana, e non saranno certo i tweet illusori che Matteo Renzi scriverà domani ai piedi delle Dolomiti a far cambiare l'impostazione centralista di questo esecutivo che vuole la fine delle autonomie". 

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