Anniversario della Liberazione. Ecco le iniziative in programma

Sono numerose le iniziative in programma per la festa della Liberazione, a 70 anni dal 25 aprile 1945. A Trento, alle 10, il l'anniversario dalla sconfitta del nazifascismo sarà ricordato con il corteo e la deposizione di corone alle lapidi a palazzo Thun, al monumento ai Caduti in piazza Portela, ex Imi in Provincia, in galleria Partigiani e in piazza Pasi. La cerimonia sarà preceduta, alle 9.15, nella chiesa Santissima Annunziata, in via Belenzani, si celebrerà una messa in ricordo dei Caduti. Celebra Mons. Giuseppe Grosselli.

Alle 11, in piazza Duomo, sarà distribuito il dossier «Un anno di CasaPound a Trento: storie di squadrismo, propaganda e blackout mediatici», a cura Rete trentina contro i fascismi.

Sempre alle 11, al teatro Sociale, è in programma la cerimonia ufficiale del 25 Aprile. Interverranno il sindaco Alessandro Andreatta; Paride Gianmoena, presidente del Consorzio dei Comuni; Sandro Schmid, presidente dell’Anpi; Nicola Pifferi, presidente della Consulta provinciale degli studenti; Giuseppe Ferrandi, direttore del Museo storico; il presidente della Provincia, Ugo Rossi. In programma un’esibizione della corale Bella Ciao, con la partecipazione del corpo musicale cittadino.

Al termine, sarà firmato un protocollo d’intesa fra l’Anpi del Trentino e la Provincia autonoma: «L’intesa- riferisce il presidente dell’Associazione nazionale partigiani del Trentino, Sandro Schmid - impegna a promuovere e sviluppare iniziative di collaborazione e di consultazione permanente al fine di realizzare attività programmatiche nelle scuole riguardo i principi della Costituzione repubblicana, i valori di democrazia, libertà, solidarietà, pluralismo culturale. Nello stesso tempo saranno promosse iniziative per approfondire gli ideali e il ruolo della Resistenza con percorsi tematici e di riscoperta della ‘memorià con particolare riferimenti ai luoghi del Trentino. In questo quadro sarà importante il ruolo di coordinamento e di supporto scientifico della Fondazione del museo storico del Trentino».

Dalle 14 alle 24, al Parco delle Albere (aree ex-Michelin), a cura dell’Arci, va in scena lo spettacolo «Settant’anni di Libertà», incontri, musica e attività per tutti. Qui saranno i Matrioska, una delle più note ska band della scena tricolore, gli headliner del concertone organizzato dai ragazzi dell’Arcitrentino. On stage diverse formazioni della scena trentina come la The  Homeless Band,  Supercanifradiciadespiaredosi, So Klar, Next Point ed Electric Circus, A chiudere la kermesse resistente, appunto, i Matrioska formazione nata nel 1996 che da subito propone un mix felice di pop, rock, punk e ska, musica ballabile con testi in italiano.

Altre iniziative sono in programma in vari centri del Trentino: a Rovereto, in particolare,  alle 14.30, in piazza Rosmini, l'Anpi Rovereto-Vallagarina e il Laboratorio di storia, in collaborazione con il Comune, la Comunità di valle, i municipi di Besenello, Nomi, Nogaredo, Villa Lagarina, e con Trentino Trasporti, organizzano un percorso della memoria - a piedi e in autobus - nei luoghi dell'antifascismo a Rovereto e in Vallagarina. È un percorso da compiere collettivamente recandosi sui luoghi che furono teatro di vicende vissute da uomini e donne antifascisti che dagli anni '20 al 1945 pagarono il prezzo della loro coerenza. Un gruppo di attori del Laboratorio teatrale studentesco e un musicista, attraverso semplici azioni sceniche, ricorderanno queste vicende. Questo l'itinerario previsto: fermate corso Bettini (dopo la strettoia). Angelo Bettini, avvocato, socialista e antifascista, trucidato dai nazisti il 28 giugno 1944. Piazza Loreto. Libri al rogo. Gli uomini della tipografia Zamboni: Ferruccio Zamboni, Leonello Buffatto, Enrico Andreatta, Mario Schir. Tribunale/carcere. I prigionieri politici e la Banda Carità. Stazione ferroviaria. I deportati civili e militari. Mario Moranduzzo. Besenello. Albino Battisti, testimone di Geova, condannato al confino. Nomi. Mario Springa, antifascista, morto nel carcere di Trento. Nogaredo. Silvio Baldessarini. Pedersano. Giovanni Rossaro e Vicenzina Visentini. Durata prevista 4 ore.La partecipazione all'evento è gratuita. [prenotazione obbligatoria: 3386496068].

Gli Amici della bicicletta di Trento invitano invece a festeggiare il settantesimo della Liberazione aderendo all’iniziativa dell’omologa associazione bellunese, che organizza sabato 25 una passeggiata attraverso i luoghi della Resistenza nel Feltrino, nell’ambito del ciclo «Resistere, pedalare, resistere». In programma un giro con partenza e arrivo nel paese di Lentiai, tra Belluno e Feltre, dove nell’autunno del 1943 prese vita la prima formazione organizzata del movimento di liberazione che fu poi particolarmente diffuso, nella vicina provincia dolomitica occupata con Trento e Bolzano con la creazione della Zona di operazioni delle Prealpi, sotto il controllo dei nazisti tirolesi.

Il giro in bici toccherà anche il paese di Arten (Fonzaso), vicino al confine con Trentino, dove è allestita la mostra di immagini, documenti e oggetti «La Pietra di Arten», per ricordare i sette partigiani qui trucidati durante il tragico Rastrellamento del monte Grappa (autunno 1944) e in particolare la vita del comandante Antonio Boschieri «D’Artagnan».

A livello nazionale va segnalato che a Milano, epicentro dell’insurrezione del 25 aprile, oggi è stata inaugurata la Casa della memoria, la struttura nel quartiere di Porta Nuova, voluta e ideata dal Comune per raccontare la memoria cittadina sulla Resistenza e gli anni di piombo.
L’edificio accoglie anche le sedi di diverse associazioni attive sul tema: dall’Anpi all’Associazione nazionale ex deportati, dall’Associazione vittime del terrorismo all’Associazione familiari vittime della strage di piazza Fontana, fino all’Istituto nazionale di studi sul movimento di Liberazione d’Italia. Inoltre, la Casa della memoria è stata riconosciuta come sede idonea per ospitare il futuro Museo nazionale multimediale della Resistenza.

Sempre a Milano, si segnala l’originale iniziativa «Liberi anche di cantare e ballare», promossa da Radio popolare con Arci, Cgil e Insmli, che si richiama ai balli festosi e spontanei che caratterizzarono i giorni della Liberazione: «”Si balla per le strade, sui marciapiedi, nei viali, […] le strade della circonvallazione fanno da cintura a questa esplosione di letizia, di libertà, quasi a cancellare definitivamente le ore buie degli odi, delle diffidenze”. Questa testimonianza di Emilio Pozzi rende bene lo spirito di quei momenti: il desiderio di tornare alla pienezza della vita dopo anni di dittatura e guerra. Facciamolo anche noi, 70 anni dopo. E’ un invito aperto a tutti coloro che si riconoscono nei valori della Resistenza», si legge nell’invito alla manifestazione .

A Roma, invece, il 25 aprile è turbato dalle polemiche sulle proposte per rendere omaggio alla memoria di figure compronesse con il fascismo. Ieri la giunta regionale del Lazio ha revocato il finanziamento per un monumento al Milite Ignoto che il Comune di Affile, in provincia di Roma, ha dedicato al noto gerarca fascista Rodolfo Graziani. Nello stesso giorno il consiglio comunale della capitale ha bocciato la proposta di intitolare una via allo storico leader del Movimento sociale italiano (Msi) Giorgio Almirante. E su Twitter Francesco Storace ha commentato: «Zingaretti come la Boldrini contro il comune di Affile, stavolta. Marino contro una strada per Almirante a Roma. 25 aprile, sole fortissimo».

La polemica tra centrosinistra e centrodestra si concentra sulla memoria storica. La giunta del Lazio guidata dal governatore Nicola Zingaretti ha tolto all’amministrazione di Affile i poco più di 34 mila euro destinati a un Sacrario al Milite Ignoto, costato 125 mila euro. Il Comune del piccolo centro l’ha intitolato al maresciallo Graziani, nato nella vicina Filettino, in Ciociaria, e accusato fra l’altro di aver usato i gas contro le popolazioni africane prima e durante la Seconda guerra mondiale.
Il gerarca divenne poi ministro della Guerra nella Repubblica di Salò e nel 1945 fu condannato per collaborazionismo. La Regione aveva chiesto di annullare la delibera comunale. La vicenda del mausoleo era finita anche sulla stampa internazionale, provocando interventi parlamentari e manifestazioni.

In comune con Graziani, Almirante ha la militanza fascista per Salò, cioè la scelta di stare dalla parte dei nazisti contro il movimento di Liberazione. Due mozioni presentate da esponenti di Forza Italia e di Fratelli d’Italia volevano ricordare il leader Msi con una strada di Roma. In consiglio la maggioranza di centrosinistra ha detto no.

Intanto il Comune sta mettendo a punto la celebrazione di sabato a 70 anni dalla Liberazione dal nazifascismo, che dopo molto tempo tornerà in piazza del Campidoglio. Una grande festa di piazza per «la storia più bella», ha detto l’assessore con delega alla Memoria Paolo Masini. Memoria che sarà onorata anche con il Museo della Shoah.

Voci e documenti sonori dell’Italia del ‘45,le cerimonie istituzionali, le testimonianze e le riflessioni di uomini e donne partigiani, le opinioni di molti ragazzi, la musica di ieri e di oggi saranno, infine, filo conduttore dello speciale che Radio1 Rai dedicherà domani,a partire dalle 11, alla festa del 25 aprile.
In collegamento dalle piazze dei cortei - Milano, Roma, Reggio Emilia, Torino - Radio1 racconterà gli appuntamenti principali della giornata : la cerimonia a Milano con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il sindaco Giuliano Pisapia, il presidente dell’Associazione nazionale partigiani Carlo Smuraglia, lo storico Lucio Villari.

A Reggio Emilia, a Casa Cervi, i sette fratelli uccisi dai nazisti, in diretta la cerimonia con la presidente della Camera Laura Boldrini e il presidente del parlamento europeo Martin Schulz.
E la cronaca dalla manifestazione di Porta San Paolo, luogo simbolo della Resistenza romana. In studio - con Ilaria Sotis e Arcangelo Ferri - lo storico Francesco Soverina, l’attore e autore Ascanio Celestini, i giornalisti Aldo Cazzullo e Lello Saracino, Gianenrico Rusconi, storico ed editorialista, i ragazzi dell’associazione La Terra del Fuoco dalla caserma di Via Asti a Torino. La trasmissione sarà aperta agli ascoltatori che potranno intervenire attraverso sms e social network.
Lo speciale torna nel pomeriggio, con delle finestre dopo il Gr1 delle 17 e delle 17.30 per seguire il corteo di Milano e le manifestazioni di Roma.

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