Incidente mortale nel Lomaso Morto ragazzo di vent'anni

AGGIORNAMENTO

Rimangono sempre gravi ma stabili le condizioni del giovane rimasto coinvolto nell'oincidente nel quale ha perso la vita Gabriele Rizzi. Il sedicenne del Lomaso si trova in rianimazione al Santa Chiara.

LA RICOSTRUZIONE

I genitori lontani, ad Abu Dahbi, negli Emirati Arabi, dove papà Natale lavora per una multinazionale. È toccato al fratello maggiore Matteo, la scorsa notte, accorrere sulla strada del Lomaso, a Poia, chiamato dai soccorritori dopo l'incidente accaduto al fratello. Purtroppo per Gabriele Rizzi, 20 anni, studente universitario residente a Vigo Lomaso, non c'è stato niente da fare. È morto verso le 5 del mattino mentre stava riaccompagnando a casa il cugino sedicenne, anche lui gravemente ferito nello scontro, dopo una serata trascorsa con amici e diventata un po' più lunga del previsto anche per il cambio dell'ora.

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Viaggiavano su una Vitara 4x4. Gabriele alla guida, l'altro al suo fianco. Era notte fonda e mancavano pochi minuti di strada alla casa dove avrebbe dovuto accompagnare l'altro ragazzo. Forse per un colpo di sonno, l'auto ha sbandato in prossimità del civico 75 di Poia, l'abitazione di Bruna Carnessali. Il giovane autista ha completamente perso il controllo del mezzo e dopo una leggera semicurva è prima finito sul marciapiedi è poi si è schiantato contro lo spigolo della casa. Prima dell'impatto aveva anche abbattuto un palo della luce che era stato da poco ripristinato dopo un analogo incidente avvenuto a Natale. Sull'asfalto non ci sono segni di frenata o di brusche sterzate. Sembra che l'auto, come un proiettile, sia schizzata sulla carreggiata opposta, abbia fatto un mezzo giro su se stessa per poi schiantarsi contro il muro della casa. Per questo, per i primi soccorritori giunti sul posto, l'ipotesi del colpo di sonno è la più probabile.
Un rumore fortissimo ha rotto il silenzio della notte nel piccolo centro del Lomaso. Nelle case vicine si sono accese le luci. Nel frattempo sul posto è giunto anche un altro automobilista. Immediatamente è stato lanciato l'allarme, ma la situazione è parsa subito gravissima. I due ragazzi erano all'interno della vettura privi di sensi con le portiere bloccate. Sul posto sono quindi giunti i vigili del fuoco del Lomaso e quelli di Tione con le pinze idrauliche. Nel frattempo è arrivata anche l'ambulanza e da Trento è partito l'elicottero, atterrato alla piazzola di Tione. Il primo ad essere estratto è stato Gabriele Rizzi. I vigili del fuoco hanno dovuto usare le pinze per aprire completamente la parte superiore della vettura ed estrarre i due feriti che erano incastrati con le gambe e compressi tra le lamiere. Una volta posizionato su una barella, il medico ha lungamente tentato di rianimare Gabriele ma purtroppo per lui non c'è stato nulla da fare. Troppo grave il trauma riportato per l'urto contro il volante e il parabrezza della vettura. L'amico sedicenne, studente all'istituto agrario di S. Michele all'Adige, anche lui inizialmente privo di conoscenza, dopo le prime cure sul posto è stato invece caricato sull'elicottero che nel frattempo, con l'arrivo dell'alba, era stato fatto atterrare poco lontano dal luogo dell'incidente. Le condizioni del sedicenne sono molto gravi. È ricoverato in rianimazione e i sanitari si sono riservati la prognosi anche se non dovrebbe essere in pericolo di vita.
Per ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente sono al lavoro i carabinieri di Ponte Arche intervenuti per i rilievi.

LA NOTIZIA

Incidente mortale questa mattina poco dopo le 5 a Poia, nel Lomaso. Un'auto, una Suzuki, è uscita di strada e uno studente universitario ventenne ha perso la vita. Molto grave anche un sedicenne. La vittima è Gabriele Rizzi di Vigo Lomaso e l'auto sulla quale viaggiavano è uscita di strada finendo contro una casa.

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Le forze dell'ordine sono al lavoro per ricostruire l'esatta dinamica dei fatti. Da una prima ricostruzione sembra che Gabriele Rizzi abbia perso il controllo della macchina e che nessuna automobile sia stata coinvolta.

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Gabriele Rizzi era figlio di un ingegnere che lo ha portato a vivere in Egitto prima e negli Emirati Arabi l'adolescenza. Pur essendo stato molti anni all'estero Gabriele, tornato in Trentino per frequentare l'università (Lingue), ha sempre amato la sua terra d'origine. Adorava lo skateboard, la musica ed era sempre in prima linea nell'aiutare le associazioni locali ad organizzare varie iniziative.

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