Tre persone in rianimazione a causa dell'influenza H1N1

di Patrizia Todesco

Novantanove casi in tutto il Nord Italia, tre anche in Trentino. Si tratta delle persone colpite dal virus H1N1, chiamata anche influenza suina, che in Veneto ha già mietuto parecchie vittime. La buona notizia è che in Trentino non ci sono decessi. Quella cattiva è che tre persone, tutte di età compresa tra i 28 e i 50 anni, sono finite in rianimazione per una grave insufficienza respiratoria.

Trattate adeguatamente, hanno fortunatamente superato la crisi. Una di queste persone, le cui condizioni erano particolarmente gravi, è stata addirittura trasferita a Padova per essere trattata con l'Ecmo (acronico inglese di ossigenazione extracorporea con polmone a membrana), la macchina che fa riposare i polmoni. Un sopporto salvavita molto invasivo, ma decisivo nei casi più seri.

In rianimazione del S. Chiara in questi giorni sono poi ricoverati anche due ragazzi, anche loro per dei virus particolarmente aggressivi. Giovani che fortunatamente hanno risposto bene alle cure alle quali sono stati sottoposti e che a breve saranno trasferiti in altri reparti.

Ad oggi il virus A/H1N1, provoca generalmente una forma lieve d'influenza e la maggior parte delle persone guariscono in pochi giorni, senza alcuna necessità di terapia farmacologica o di ricovero ospedaliero.
Il virus H1N1 è infatti un'infezione acuta a carico dell'apparato respiratorio, che si manifesta con sintomi generalmente simili a quelli delle influenze stagionali: febbre, tosse, mal di gola, nausea, cefalea, dolori muscolari. Come in tutte le influenze stagionali vi è il rischio di complicanze gravi come polmonite o insufficienza respiratoria.

Di certo erano anni che non si vedeva un'influenza così virulenta e anche piuttosto lunga da guarire.
Gli addetti ai lavori sperano che ormai si sia giunti al picco o quasi. Di certo i numeri sono decisamente rilevanti e la provincia di Trento risulta essere tra quelle maggiormente colpite. Basta dare un'occhiata ai numeri delle assenze nelle scuole della scorse settimana per capire che in molti bambini e ragazzi sono stati messi ko.

I dati di Influnet della quarta settimana forniti da 848 medici sentinella confermano che il valore dell'incidenza totale è salito a 10,55 casi per mille assistiti. Nella fascia d'età 0-4 anni l'incidenza è pari a 29,10 casi per mille assistiti, nella fascia d'età 5-15 anni a 20,66, nella fascia 15-64 anni a 9,06 e tra gli ultra 65enni pari al 3,66%.
Attualmente i numeri non accennano a diminuire, soprattutto alimentati dai casi che colpiscono i bambini. Nell'attuale stagione il livello di incidenza fino ad ora raggiunto è comunque già decisamente alto e la curva epidemica è sovrapponibile a quella osservata nella stagione post-pandemica del 2010-2011.

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