«Basta profughi in Trentino»: striscione davanti alla casa di Rossi

di Giuseppe Fin

Uno striscione che invita il presidente della Provincia, Ugo Rossi, a ospitare nella sua abitazione i circa 400 profughi attesi in Trentino. Il gesto contro l'accoglienza in provincia di questo nuovo gruppo di richiedenti asilo provenienti dalle zone di guerra in Africa dev'essere avvvenuto nel corso della notte: questa mattina il capo della giunta, uscendo di casa a Lavis, ha trovato la scritta e anche un sacchetto contenente sassi, forse un'allusione ai metodi che i contestatori potrebbero utilizzare per contrastare la presenza dei profughi stranieri.

«Altri 431 profughi, Ugo? Ospitali a casa tua», questo il testo dello striscione, largo circa quattro metri, che è stato appeso a una rete di recinzione lungo la stradina in cui abita il presidente.

Ugo Rossi tende a minimizzare la portata dell'accaduto: «È un'episodio che definsco "sciocco" al quale non do la patente di intolleranza ma di insipienza».

In precedenza, inaugurando la mostrra dell'Anffas sull'olocausto dei disabili, nella Giornata della memoria, Rossi aveva peraltro invitato tutti a mantenere alta l'attenzione anche sui piccoli episodi di intolleranza che si registrano oggi. Noi vogliamo una società tollerante che però non vuole dire rinunciare alle proprie identità profonde che contemplano anche i valori della solidarietà e dell'accoglienza».

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