Tra Apt e albergatori la tensione sale alle stelle

La minaccia degli albergatori di uscire dalle Apt «non ha senso» e soprattutto «sarebbe un danno enorme per il turismo trentino. Se escono dalle Apt e si ferma la promozione, il danno è anche per loro». Enzo Iori , albergatore lui stesso, presidente dell'Apt di Fassa e rappresentante delle Apt a livello provinciale, lancia il suo appello-allarme alla categoria degli albergatori, chiedendo loro di desistere dalla minaccia di uscire dalle Aziende di promozione turistica. Ma, allo stesso tempo, Iori chiede alla Provincia di aprire alle richieste degli albergatori sulla tassa di soggiorno, almeno per la parte che riguarda l'esenzione, contestata dagli imprenditori della ricettività, per gli affittacamere non autorizzati.
Intanto, per cercare di scongiurare un escalation dello scontro, in alcune Apt si sta prendendo in considerazione l'ipotesi di congelare i contributi volontari alla promozione degli albergatori. A Campiglio hanno deciso di bloccarli quando entrerà in vigore la tassa sul turismo (da maggio in poi), in Fassa si verificherà se questo è possibile solo a consuntivo della stagione promozionale.
Per capire se lo scontro interno al mondo del turismo trentino si potrà evitare sono già programmati incontri tra le Apt e gli albergatori. Le due associazioni, Asat e Unat, oggi faranno il punto sulla situazione e verificheranno tempi e modi per mettere in atto la minaccia di uscire dalle Apt.
A Iori, la «provocazione» degli albergatori di uscire dalle Apt, non piace per nulla. «Provocherebbe un danno per tutto il turismo trentino - spiega Iori - può essere una provocazione, ma non ha senso prendersela con le Apt: i problemi vanno risolti con la Provincia e con l'assessorato».
Iori chiarisce, infatti, come «noi d'altronde siamo solo il braccio operativo sui territori e in questa fase in cui c'è un settore come il turismo che tiene, non ha senso farsi un danno da soli».
Iori spiega di comprendere alcune delle richieste fatte dagli albergatori verso la Provincia, e dice di sperare che, a questo proposito, «spero che l'assessorato sia disponibile» a discuterne. In particolare, gli albergatori chiedono, tra l'altro, una modifica sulla tassa di soggiorno per le seconde case. L'esenzione per quelle meno strutturate andrebbe tolta, secondo gli albergatori, e in questo senso anche Iori spera che ci possa essere una modifica della norma da parte della Provincia.
Rispetto alla richiesta che sta arrivando da più parti di ridurre la contribuzione agli albergatori per la promozione, Iori spiega che occorre aspettare. «Il prossimo anno, con la tassa a regime, sapremo come avremo i bilanci e quanto arriverà dal finanziamento provinciale. Se quest'ultimo resterà elevato allora si potrà anche pensare di calare la contribuzione. Ma adesso è ancora difficile capire le risorse che ci sono. Si rischia di esaurire le risorse prima ancora di averli». Iori ricorda, tra l'altro, che quest'anno c'è un aumento del budget delle Apt con circa 20 milioni di euro finanziati contro i 14,7 milioni di euro dell'anno prima. Poi Iori sgombra anche il campo da un equivoco che rischia di ingenerarsi: «Va detto che la tassa la pagano i turisti e non gli albergatori. Non è che si può dire io pago 8.000 euro di contributo per la promozione e altri 15.000 euro per la tassa». Altro aspetto che Iori mette in evidenza è che «ormai la tassa c'è dappertutto, a partire dal vicino Sudtirolo, e noi siamo buoni ultimi».
All'Apt di Campiglio, il presidente Marco Masè sottolinea che «c'è una fase di confronto e di preoccupazione nella categoria e noi come Apt pensiamo sia giusto confrontarsi e dialogare e poi arriverà anche il momento delle scelte, la Provincia fa le sue e gli albergatori faranno le proprie». Intanto per evitare una escalation Masè chiarisce che l'Apt ha deciso di «sospendere i contributi volontari sospesi quando entrerà in vigore la tassa». Per Campiglio e la valle significa rinunciare in un anno a circa 350.000 euro.

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