Bluticket mette a tavola i dipendenti provinciali

di Daniele Battistel

Una buona notizia per le migliaia di affamati dipendenti della Provincia e degli enti locali. Dopo anni di ricorsi e contro ricorsi, gare lanciate e poi ritirate, è stato finalmente aggiudicato l’appalto per il servizio sostitutivo della mensa. Detto in altre parole: è stata individuata l’azienda che fornirà i buoni pasto elettronici.

Si tratta di Cir Food (Cooperativa italiana di ristorazione), colosso nazionale della ristorazione collettiva, conosciuta soprattutto attraverso il marchio Bluticket.
L’azienda di Reggio Emilia - che oltre al servizio di buono pasto gestisce da oltre 40 anni mense scolastiche, aziendali e ospedaliere - si è infatti definitivamente aggiudicata l’appalto da 4 anni per 20 milioni di euro l’anno.
Un contratto decisamente interessante su cui, non per nulla, negli anni si erano rivolti gli appetiti di tante aziende del settore, nazionali e internazionali. Tanto più che il primo bando (un «mostro» da 130 milioni per 6 anni) era stato emanato e poi annullato nel 2012 per una lunga serie di problematiche. Il secondo, da 4 anni, su una base di 87 milioni, se l’era inizialmente aggiudicato Qui Group di Genova. Ma lo scorso giugno, sulla base di un ricorso della stessa Cir, la Provincia aveva annullato l’aggiudicazione. Nella relativa determinazione il dirigente del Servizio Appalti Leonardo Caronna scriveva nella sua relazione che erano emerse «significative irregolarità» legate - a quanto si spiegava- al possesso del marchio «Ecoristorazione Trentino» e dei relativi requisiti obbligatori per ottenerlo.
Per la Provincia sussistevano «tutti gli elementi per procedere alla decadenza dall’aggiudicazione nei confronti della società Qui Group Spa, non essendo stato comprovato quanto dichiarato in sede di partecipazione alla procedura di gara e ravvisandosi, conseguentemente, l’impossibilità di addivenire alla stipula del contratto per fatto addebitabile all’aggiudicatario».

Naturalmente Qui Group ha presentato un ricorso contro l’annullamento (la discussione è fissata al Tar per marzo), ma nel frattempo, dopo che la Cir ha presentato tutta la documentazione, la Provincia ha aggiudicato l’appalto. Entro un paio di mesi - tempi tecnici necessari per raggiungere con i nuovi «lettorini» tutti i locali pubblici convenzionati - dipendenti provinciali, personale dell’Università, dei comuni, del Consorzio dei comuni, delle Comunità di valle, delle Rsa e degli altri enti e società collegate alla Provincia saranno dotati di nuova carta elettronica.
Il bando, che come detto vale 4 anni per un’ottantina di milioni di euro di valore complessivo, interessa oltre 20 mila lavoratori e vede coinvolti circa 1.500 locali in tutto il territorio provinciale. Cir è già presente in regione da parecchio tempo, in associazione temporanea d’impresa con E -lunch per il servizio per il Comune di Trento, Cassa Centrale, Phoenix ed altre realtà.

Per l’installazione dei terminali Pos - che saranno abilitati anche per effettuare ricariche telefoniche, pagamenti di bollette e pagamenti bancomat - la Cir si avvarrà dell’azienda informatica trentina Argentea.

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