Fbk investe su bitcoin: «Invenzione rivoluzionaria»

di Franco Gottardi

«Quella di bitcoin sarà una rivoluzione paragonabile, se non superiore, a quella di internet». Parola di Marco Amadori. Che non ha nulla a che fare coi polli ma è un ricercatore della Fondazione Bruno Kessler incaricato di cavalcare ed essere parte attiva in questa rivoluzione, contribuendo a portarvi dentro il Trentino.


Bitcoin è una moneta digitale, l'unica tra quelle nate negli ultimi anni che sta prendendo piede e assumendo dimensioni globali. L'ha creata nell'ottobre del 2008 tale Satoshi Nakamoto postando su una mailing list di un programma di crittografia un documento che ne definiva il funzionamento. La caratteristica principale è che si tratta di una moneta che funziona in automatico, senza bisogno di uno Stato o una Banca centrale che la controlli o la governi. Il suo valore è dato esclusivamente dal mercato, dalla domanda e dall'offerta, ed è molto vantaggiosa per i commercianti perché non ci sono commissioni. Il cliente paga semplicemente usando uno smartphone, su cui ovviamente siano caricate le bitcoins necessarie, che in questo caso funge da portafoglio.


L'altra particolarità che sta decretando il successo di bitcoin è la sua sicurezza. «Si utilizza - spiega Amadori - una tecnologia open source, libera e disponibile, ma il sistema usato è più sicuro rispetto a quello delle carte di credito. Queste infatti usano meccanismi di tipo "pull", autorizzando i soggetti creditori a prelevare da un certo conto corrente sulla fiducia e inserendo i dati in rete. Bitcoin invece usa un sistema "push" che autorizza a prelevare solo la somma stabilita per una sola volta». Il sistema sta prendendo piede con grande rapidità, anche grazie ai tanti esperti informatici che ci credono e ci lavorano nel mondo.


Fbk ha voluto essere della partita e il direttore del dipartimento Ict, Paolo Traverso, ha affidato ad Amadori il compito di guidare un pool di persone con il compito anche di promuovere il sistema sul territorio diffondendone l'utilizzo. Anche perché avere una rete di commercianti che accetta bitcoin potrà in una prospettiva anche piuttosto rapida avere un ritorno di immagine e appetibilità turistica. «In Europa l'utilizzo di bitcoin - segnala Amadori - è molto diffuso in Olanda e Germania, ma anche in Inghilterra, nazioni da cui vengono molti dei nostri ospiti abituali. E chi decide di fare qui le vacanze sarà maggiormente invogliato se saprà che ci sono strutture che accettano questo tipo di pagamento».


Attualmente in provincia i commercianti che accettano pagamenti con moneta digitale si contano sulle dita di due mani: ci sono due locali pubblici a Trento e cinque negozi a Rovereto. Come nel resto del mondo la diffusione dovrebbe comunque essere piuttosto rapida. Anche perché le bitcoins possono in qualsiasi momento essere cambiate con moneta corrente, sia on line facendosi accreditare con basse commissioni il controvalore sul proprio conto, e prossimamente (ce ne sono due in Italia ma la rete verrà allargata) anche tramite bancomat bidirezionali, che cioè cambiano al valore corrente le monete digitali con euro.


Ma a parte l'utilizzo commerciale il sistema ha potenzialità di applicazione enormi in moltissimi campi. «Pensiamo ad esempio alle certificazioni. Grazie all'alto livello di sicurezza e l'assenza di rischi potranno essere gestiti con questo sistema gli atti notarili e i sistemi di voto sarebbero perfetti e non manipolabili pur mantenendo la caratteristica della segretezza. Il rischio di brogli sarebbe annullato» spiega Amadori. Che si spinge anche a disegnare scenari da qui a vent'anni: «Si può ipotizzare - spiega - la presenza di smart-automobili che guidano senza pilota, uniche auto a poter circolare legalmente nel traffico. Immaginiamo di essere a bordo di una di queste e di avere fretta: bene, l'auto potrà pagare degli Speedcoin alle altre automobili disposte ad accettarli per lasciarci passare, con il risultato che i viaggiatori con meno urgenza incasseranno da quelli frettolosi. Saranno le auto stesse che pagheranno, non il passeggero. Avranno la loro riserva digitale di diverse Appcoin per le varie funzioni, intercambiabili in bitcoin, e si pagheranno anche la benzina e la manutenzione da sé. Se hai poca fretta ti sposterai gratis, altrimenti l'auto guadagnerà su di te che dovrai a suon di bitcoin sonanti, aumentare la riserva di Speedcoin della tua auto.» Qui siamo in un film di fantascienza. Ma la storia insegna che a volte la realtà supera la fantasia.

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