Annuario del Comune: Trento più vecchia e con più crimini

di Lorenzo Basso

Flessione demografica, aumento significativo dei procedimenti giudiziari e degli incidenti automobilistici e calo dell'attrattività delle strutture sanitarie e dei trasporti pubblici urbani. Ma anche incremento del turismo e dell'offerta culturale, diminuzione netta della produzione di rifiuti indifferenziati e dei consumi di combustibili non rinnovabili. L'annuario statistico 2013 del Comune di Trento (in alto a destra i file con tutti i dati) mostra una realtà cittadina in lieve ma costante mutazione, con l'emersione di fenomeni sociali allarmanti (quali la criminalità o l'invecchiamento della popolazione) ed il consolidamento di alcuni elementi positivi già manifestatisi negli ultimi cinque anni.

La pubblicazione, che riunisce i dati relativi allo scorso anno, restituisce una fotografia dettagliata della situazione socio-economica ed amministrativa del capoluogo, permettendo di comprenderne le trasformazioni e le dinamiche evolutive. Tra queste, si evidenzia con chiarezza una stagnazione demografica che si protrae da ormai un paio d'anni e che, già a partire dal 2014, potrebbe portare ad un saldo negativo dell'indice di crescita. «L'annuario - ha precisato l'assessore alle attività economiche Fabiano Condini - permette all'amministrazione di interpretare i cambiamenti e programmare gli interventi futuri».


Andamento demografico.
Per la prima volta in vent'anni, gli abitanti di Trento tendono a diminuire. Da un dato parziale, aggiornato al 31 ottobre 2014, si evince infatti che la popolazione si attesta a quota 117.239, con calo rispetto all'anno precedente di circa 46 unità. Al contempo cresce l'età media dei cittadini, di poco superiore ai 43,6 anni, e il numero degli ultrasessantacinquenni, arrivati a superare il 21% degli abitanti totali. Alla flessione ha contribuito il calo degli stranieri residenti, la cui incidenza complessiva e passata nel 2013 dal 11,7 all'11,6 per cento. Nel corso dello stesso anno, comunque, il saldo tra nascite e decessi è rimasto positivo, e le nuove registrazioni all'anagrafe hanno superato di gran lunga le cancellazioni (5.191 nuovi nati a fronte di 3.394 scomparse).
Pur con un indice di crescita ridotto (+0,3%), anche la famiglia mantiene un trend positivo, e sono stati registrati 137 nuovi nuclei. Tuttavia, mentre il numero di componenti medio è costante dal 2006 (2,2 persone per nucleo), l'aumento più significativo ha riguardato le famiglie unipersonali, al 39% del totale.

Giustizia.
L'anno passato sono aumentati del 10% il numero dei delitti commessi all'interno dei confini comunali, arrivando a quota 6.304. Il reato maggiormente perpetrato è il furto, la cui incidenza sul totale è del 56% (3.500 circa, quasi 10 al giorno), seguono i danneggiamenti, le truffe informatiche. In forte crescita rispetto al 2012 sono anche i reati connessi alla produzione e al traffico di stupefacenti (+57%), mentre diminuiscono le denunce per minacce, lesioni dolose e ingiurie. Gli stranieri costituiscono il 40% delle persone denunciate.
In generale, il Comune di Trento rimane quello con il più alto tasso di criminalità della provincia. Secondo quanto affermato dallo stesso Condini, più del 20% dei reati commessi sul territorio trentino avvengono in città.

Attività ricreative, turismo e imprenditoria.
Grazie all'inaugurazione del nuovo museo della scienza, lo scorso anno la città ha beneficiato di una forte crescita degli arrivi. I visitatori dei musei cittadini sono stati 472mila, con un incremento del 92,2% rispetto all'anno precedente. Il cosiddetto «effetto Muse» ha avuto effetti positivi sulle permanenze nelle strutture alberghiere della città (+10%) e del Monte Bondone (+14%). Inoltre, sono aumentate considerevolmente le manifestazioni offerte alla cittadinanza e gli spettacoli. Più di 7 milioni e 824mila euro sono stati in effetti spesi dal pubblico per assistere a eventi di carattere culturale.
Dal punto di vista economico, si è visto anche un leggero aumento del numero delle aziende, in particolare del commercio fisso (+0,7%) e degli esercizi pubblici (+2,5%).

Sanità.
A fronte di una significativa riorganizzazione del servizio ospedaliero cittadino, che ha portato ad una diminuzione dei posti letto destinati alla degenza, è stato registrato un leggero aumento della mobilità passiva a fronte di un calo di quella attiva. Di fatto, si fanno numerosi (2.317) i trentini che preferiscono curarsi in altre regioni d'Italia, mentre decrescono quelli che si spostano verso Trento per le cure (-4,2%). A tal proposito, Condini ha parlato di un'attenuazione della «capacità attrattiva dei servizi sanitari di Trento».

Trasporti e ambiente.
Allo scorso 31 dicembre i veicoli immatricolati a Trento risultavano essere complessivamente 191.726. L'incremento rispetto al 2012 è stato minimo (1,1%), ma sembra aver comportato un'inversione di tendenza in relazione agli incidenti. In un solo anno, infatti, i sinistri stradali sono cresciuti del 21,9%, mentre gli infortuni delle persone coinvolte del 19,3%. Inoltre, nel 2013 sono diminuiti anche gli utilizzatori del trasporto pubblico urbano del 3,7%. Positivi, invece, i risultati della differenziata arrivata al 74,7% del totale dei rifiuti prodotti.

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