Cadine, Vela, Civezzano: continuano i furti in casa

Continuano a colpire le abitazioni trentine, le bande di topi d'appartamento che ormai stabilmente stanno battendo il territorio, senza soluzione di continuità. Non c'è zona o valle che possa dirsi immune dal fenomeno, ed ogni giorno giungono segnalazioni di nuovi colpi. Gli ultimi, in ordine di tempo, quelli messi a segno nel corso della notte tra mercoledì e ieri nei sobborghi del capoluogo.

Continuano a colpire le abitazioni trentine, le bande di topi d'appartamento che ormai stabilmente stanno battendo il territorio, senza soluzione di continuità. Non c'è zona o valle che possa dirsi immune dal fenomeno, ed ogni giorno giungono segnalazioni di nuovi colpi. Gli ultimi, in ordine di tempo, quelli messi a segno nel corso della notte tra mercoledì e ieri nei sobborghi del capoluogo. Colpite questa volta abitazioni a Cadine ed alla Vela, dove i ladri hanno preso di mira due abitazioni, riuscendo a portarsi via preziosi, effetti personali ed articoli di elettronica. Oltre al danno in sé e alla violazione della propria intimità, a infastidire di fronte ad episodi simili è anche il modo di agire dei ladri, che spesso mettono a soqquadro intere stanze, in cerca di qualche cosa di valore con cui allontanarsi.

Quelli della notte scorsa sono furti in casa che vanno purtroppo ad aggiungersi alla lunga serie di intrusioni di cui sono costellate le ultime settååimane. Soprattutto nelle zone della collina - Cognola, Martignano, Povo, Villazzano, ma anche al di fuori del territorio del capoluogo.


Ne sanno qualcosa i residenti di Civezzano, che da qualche giorno a questa parte devono fare i conti con bande che hanno letteralmente passato al setaccio intere vie, come ad esempio via Murialdo dove i colpi qualche giorno fa si sono ripetuti in serie. Le forze dell'ordine stanno ora cercando di individuare i responsabili, grazie anche alle indicazioni dei residenti, che hanno segnalato presenze di mezzi sospetti nelle vicinanze di abitazioni poi, casualmente, visitate dai malviventi. Nel caso in questione, si tratterebbe di un furgoncino e di un'automobile grigia.

È un'escalation che non sembra destinata ad avere fine, quella dei colpi in casa, con i responsabili delle intrusioni che ormai non risparmiano nulla: è di qualche giorno fa, lo ricorderete, il caso della famiglia dall'abitazione della quale era sparito un intero cassetto di mutande da uomo; ma c'era stato anche il caso della casa in città da una finestra della quale - dove era esposto uno stendino - erano stati rubati asciugamani, magliette,m calzini e pantaloni messi all'aria ad asciugare. Il tutto, ovviamente, oltre ai generi purtroppo più gettonati, come la merce di valore ed i preziosi, spesso dal grande valore affettivo, oltre che commerciale, il cui furto rappresenta per le vittime una doppia ferita.


Come se non bastasse, in un contesto simile, non mancano neppure le «manoleste». Come la signora che, nel pomeriggio di mercoledì, è entrata in una boutique del centro di Trento, utilizzando il suo bambino per distrarre la commessa: mentre lei lo salutava e faceva sorridere, china sul passeggino, la donna si è nascosta sotto il cappotto alcuni maglioni, andandosene poi indisturbata.


L'allarme pare dunque senza fine: segnalateci i casi di furti a internet@ladige.it

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