Ricorsi contro i tagli ai vitalizi: la nuova lista

di Paolo Micheletto

«D’accordo con l’ufficio di presidenza, abbiamo deciso di non dare ulteriori comunicazioni sulla questione dei ricorsi fino alla prossima seduta del Consiglio regionale, il 4 dicembre». Così il vicepresidente vicario del Consiglio regionale del Trentino Alto Adige-Südtirol, Thomas Widmann, in una nota. Niente nomi dunque dei nuovi ulteriori ricorrenti.
«La perdita di Diego Moltrer - spiega Widmann in una nota diffusa dal Consiglio - ha segnato profondamente l’intera Comunità regionale e il solco tracciato dal suo breve mandato è profondo. In un momento così difficile per chi ha lavorato al suo fianco, così come per i molti che l’hanno amato e apprezzato, non è giusto né corretto voltare pagina e riprendere tutto come se nulla fosse cambiato. Non l’ho ritenuto opportuno due giorni fa e non lo ritengo neppure oggi, non perché io non voglia dare i nomi, ma perché sono convinto che ora non sia il momento».
«Notizie diverse - conclude - finiscono per alimentare sterili polemiche. Si tratta di una questione di rispetto e di correttezza verso l’uomo, prima che verso la figura istituzionale. Avremmo voluto che soprattutto nel giorno dell’ultimo saluto al presidente Diego Moltrer ci fosse il riguardo dovuto a una figura così importante».

Frattanto, altri quindici ex consiglieri (o i loro eredi) hanno deciso di intraprendere la via del ricorso legale contro le nuove norme sui vitalizi. C’è anche l’ex presidente del consiglio regionale Rosa Zelger Thaler. Una presenza che non stupisce perché l’esponente dell’Svp è colei che sotto la sua presidenza aveva introdotto i meccanismi che hanno portato all’attribuzione di cifre enormi, ragione per la quale è adesso indagata con l’accusa di truffa aggravata e abuso d’ufficio. La nuova legge di luglio cancella quel meccanismo, e Rosa Zelger vi si oppone difendendo così oltre al suo anticipo anche il suo operato politico.


La nuova lista è trapelata ieri ed è stata diffusa su internet, non ricevendo alcuna smentita e diverse conferme. L’elenco dei ricorrenti comprende nomi di spicco della politica regionale che essendo rimasti sulla scena per diversi lustri dovrebbero restituire cifre importanti. C’è ad esempio un altro ex presidente del consiglio regionale, Giorgio Holzmann, che su un valore attuale di quasi un milione di euro deve restituire 345.862 euro. Il più volte assessore altoatesino alla sanità Otto Saurer, uomo Svp, dovrebbe rendere alla Regione 194.522 euro.


Tra i politici trentini spicca il nome di Gianni Bazzanella, presidente democristiano delle giunte regionale e provinciale a cavallo degli anni Ottanta e Novanta. In base alla nuova legge del luglio scorso dovrebbe restituire 101.384 euro. Una cifra ancora maggiore quella a carico dell’ex sindaco di Pinzolo Eugenio Binelli, autonomista, che per il suo passato di consigliere regionale ha ricevuto oltre mezzo milione di euro di attualizzazione e dovrà restituire, se il ricorso non verrà accolto, 191.331. Nell’elenco compare anche l’avvocato Francesco Romano, un passato politico nel Partito Popolare, che si oppone alla restituzione di 38.050 euro.


Dei 15 fa parte anche Alois Kofler, che si oppone alla restituzione di 130.438 euro anche in sede civile dopo aver presentato, unico finora, ricorso contro la nuova legge sui vitalizi anche al Tar. L’ex assessore e vice presidente della giunta provinciale di Bolzano Michele Di Puppo si oppone alla restituzione di 40.662 euro. Arnold Tribus, ex Verdi, ha fatto ricorso per 16.235 euro.


In lista ci sono poi ex consiglieri o vedove che si vanno in giudizio per contestare semplicemente il taglio del 20% di vitalizi e pensioni di reversibilità, non avendo avuto titolo per ricevere anticipi. Tra questi Carla Veneri, vedova del popolare leader autonomista cembrano Sergio Casagranda. Poi Franz Alber, Mirella Betta (vedova dell’ex assessore Ricci), Gerold Meraner, Alberto Rella e Brigitte Vigl, vedova del più volte consigliere repubblicano Rolando Boesso.

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