Mammografie, sì ai tagli

La delibera sulla centralizzazione degli esami di mammografia a Trento e Rovereto, stoppata la settimana scorsa, tornerà in giunta provinciale per l'approvazione. L'assessore Borgonovo Re infatti non cede sulla riorganizzazione del servizio di screening del tumore al seno: «È una delibera di civiltà». E stavolta avrà anche il sostegno del presidente Rossi. «La riorganizzazione prevede l'utilizzo delle macchine dalle 7 alle 19.30 tutti i giorni feriali, compreso il sabato mattina. L'obiettivo è di riportare le liste di attesa sotto i 30 giorni» dice l'assessore.

di Luisa Maria Patruno

mammografia«Quella sulle mammografie è una delibera di civiltà e io intendo sostenerla fino in fondo: mi sembra che i medici si siano già espressi con autorevoli prese di posizione molto interessanti, ora mi confronterò con altri soggetti qualificati e associazioni femminili». L'assessora provinciale alla salute, Donata Borgonovo Re, ha confermato ieri la sua intenzione di arrivare all'approvazione della delibera con cui intende riorganizzare il servizio di screening del tumore al seno, concentrandolo su Trento e Rovereto, dove verrebbero installati macchinari per esami tridimensionali, che garantiscono diagnosi più precise. «Certo - ha aggiunto - se fossimo nel paese di Bengodi potremmo avere queste macchine e i tecnici capaci di leggere gli esami in tutti gli ospedali periferici, ma non siamo nel paese di Bengodi».
L'assessora ha inoltre sostenuto che: «Questa riorganizzazione prevede che l'attività di screening venga svolta utilizzando le macchine dalle 7 alle 19.30 tutti i giorni feriali, compreso il sabato mattina. L'obiettivo è quello di riportare le liste di attesa sotto i 30 giorni». Oggi invece per lo screening si superano anche i due-tre mesi.

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