Baby gang a Trento Il capo ha 15 anni

Si era occupato di tutto: aveva individuato il negozio da colpire, pedinato il titolare per capirne orari e abitudini, cercato e trovato i propri complici, architettato un modo per riuscire a rompere la vetrata senza fare rumore. Insomma, un ladro provetto. A quindici anni. A.A., frequenta ancora le scuole medie: è lui che - assieme a due complici, un altro quindicenne rumeno, F. R. R., e un diciannovenne pakistano, H. K. - all'alba di martedì ha messo a segno la «spaccata» da 20mila euro nel negozio di musica, telefonia e informatica Worldmusic, di via San Marco, in pieno centro LEONARDO PONTALTI

TRENTO - Si era occupato di tutto: aveva individuato il negozio da colpire, pedinato il titolare per capirne orari e abitudini, cercato e trovato i propri complici, architettato un modo per riuscire a rompere la vetrata senza fare rumore. Insomma, un ladro provetto. A quindici anni. A.A., frequenta ancora le scuole medie: è lui che - assieme a due complici, un altro quindicenne rumeno, F. R. R., e un diciannovenne pakistano, H. K. - all'alba di martedì ha messo a segno la «spaccata» da 20mila euro nel negozio di musica, telefonia e informatica Worldmusic, di via San Marco, in pieno centro.

Un adolescente che ha alle spalle una situazione delicata, e proprio per questo dalla Sicilia è arrivato ormai da qualche anno a Trento, ospite di una struttura per minori. Ma anche il cambio del contesto sembra sia servito a poco: seppur giovanissimo infatti, il ragazzino era già noto alle forze dell'ordine e alla procura per i minori per intemperanze ed altri episodi di piccola criminalità. Che con quest'ultimo colpo tuttavia tende pericolosamente a non essere più ascrivibile alla categoria, avvicinandosi al crimine vero e proprio. Bravate e bullismo, sono altra cosa, soprattutto per quel che riguarda tecnica e perizia nella preparazione ed esecuzione del furto, come hanno potuto appurare i carabinieri della compagnia di Trento, con il maggiore Giacomo Campus che ieri ha illustrato i dettagli della poco incoraggiante vicenda.

Al quindicenne, i carabinieri sono arrivati dopo alcune segnalazioni da parte dei responsabili della struttura dei minori, che una volta notata la presenza nel suo alloggio di una mole sospetta di materiale elettronico, hanno allertato l'Arma. Ai militari è bastato individuare e seguire il giovane, per sorprenderlo nei giorni scorsi mentre aveva con sé parte della refurtiva.
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