Soldati giudicariesi in Russia

Ieri sera è statata inaugurata, presso Casa Guste a Javrè, la mostra «Giudicariesi in Russia», frutto del lavoro di ricerca, analisi e sintesi effettuato dalla classe 5ª A del liceo scientifico dell'istituto «Lorenzo Guetti» di Tione di Trento nell'anno scolastico 2009/2010.  Molti dei documenti esposti sono infatti inediti e trovano una loro collocazione nella ricostruzione storica e nella memoria collettiva per la prima volta a quasi cento anni dalla loro produzioneALBERTA VOLTOLINI

seconda guerra mondialeJAVRÈ - Ieri sera alle 19.30 è stata inaugurata, presso Casa Guste a Javrè, la mostra «Giudicariesi in Russia», frutto del lavoro di ricerca, analisi e sintesi effettuato dalla classe 5ª A del liceo scientifico dell'istituto «Lorenzo Guetti» di Tione di Trento nell'anno scolastico 2009/2010. Per iniziativa del comitato «Madonna di Lourdes» e del circolo culturale «Javrè, l'esposizione esce dal Centro studi Judicaria, dove è stata allestita per la prima volta nel marzo 2010, per trovare rinnovata visibilità presso Casa Guste a Javrè.
 
Il progetto è interessante e accurato. Coordinato dai professori Renato Paoli (storia e filosofia) e Silvano Bonomi (disegno e storia dell'arte), il percorso è dedicato all'esperienza dei soldati giudicariesi sul fronte orientale (Galizia-Bucovina) durante la Prima Guerra Mondiale, alla loro prigionia in Russia e al travagliato viaggio di ritorno, per alcuni avvenuto anche più di un anno dopo la fine del conflitto. La mostra è il frutto di un minuzioso lavoro di ricerca di fotografie, memorie, lettere a famigliari e amici, cartoline e altri documenti realizzato dagli studenti stessi sia negli archivi privati delle famiglie giudicariesi, sia nei musei storici di Trento e Rovereto.
 
Molti dei documenti esposti in mostra sono infatti inediti e trovano una loro collocazione nella ricostruzione storica e nella memoria collettiva per la prima volta a quasi cento anni dalla loro produzione. La ricerca che viene presentata si ispira ad un'idea di storia che non è quella che si trova sui manuali scolastici. Non è la storia dei grandi personaggi - che siano condottieri di eserciti o governanti, ideologi o capi di partito - ma la vita vissuta di uomini comuni, il racconto dei loro sentimenti e delle loro passioni, dei loro pensieri e delle loro azioni. Una storia «dal basso» che, facendo parlare direttamente i protagonisti, è costituita dalle esperienze drammatiche della trincea, dalla molteplicità dei sentimenti e degli affetti dei protagonisti, dai loro legami con le famiglie e con la terra d'origine, dal loro desiderio continuo di tornare in patria, dalle condizioni della prigionia in terra russa, dalle traversie del ritorno.
 
Perché la mostra viene riproposta a Javrè? Perché ogni anno, l'11 febbraio, la comunità del paese rendenese ricorda il voto fatto alla Madonna di Lourdes affinché salvaguardasse la popolazione locale dai pericoli della prima guerra mondiale. La mostra documentaristica aprirà stasera alle 19.30 (apertura tutti i giorni, fino al 13 febbraio, dalle 18 alle 22), presso Casa Guste. Sempre domenica, ma alle 20.30, sarà presentato il libro realizzato sulla mostra con la presenza dei docenti Paoli e Bonomi, del dirigente del »Guetti« Severino Papaleoni, del direttore del Museo Storico Trentino Giuseppe Ferrandi e dello storico Quinto Antonelli. Venerdì 11 febbraio la mostra sarà aperta anche dalle 10 alle 14 e domenica 13 febbraio dalle 15. L'iniziativa è organizzata in collaborazione con il Comune di Villa Rendena e la Cassa Rurale di Spiazzo e Javrè.

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