Salvataggio di banca Carige Cassa Centrale è in corsa: siamo alle battute finali

Il sistema bancario italiano dispone il primo tassello del piano di salvataggio di Carige, autorizzando la conversione del bond subordinato da 313 milioni che andrà a coprire una parte dell’aumento di capitale da 700 milioni necessario, assieme a 200 milioni di bond tier 2, ad evitare la liquidazione dell’istituto ligure.
L’assemblea dello Schema volontario del Fondo Interbancario di Tutela dei depositi (Fitd), che ha sottoscritto il bond lo scorso anno, ha autorizzato la sua conversione in azioni. Ma il Fondo, che raccoglie i contributi obbligatori delle banche per garantire i depositanti e ha in cassa 1,4 miliardi di euro, ha riunito anche il suo comitato di gestione e il consiglio di gestione dello Schema Volontario, per illustrare un piano che lo vedrà di fatto garantire tutto l’aumento, fatta eccezione per i 70 milioni che verranno versati da Cassa Centrale Banca (Ccb) per salire al 10% di Carige. Con un impegno complessivo massimo di 320 milioni nel caso in cui gli attuali azionisti, a partire dalla famiglia Malacalza, ed eventuali nuovi soci (diversi da Ccb) dovessero disertare la ricapitalizzazione.
All’interno del Fondo si è discusso anche dell’opzione di acquisto (call) che verrà concessa alla Cassa Centrale e che consentirà alla holding delle Bcc di salire, nel medio termine, alla maggioranza di Carige, e al Fitd di dismettere un investimento fatto con l’obiettivo di evitare danni peggiori dalla crisi di Carige, con «costi a carico del sistema bancario stimabili in dieci miliardi» e conseguenze «drammatiche» per famiglie, imprese e lavoratori, ha ricordato il segretario della First Cisl, Riccardo Colombani.
Valore della call (che potrebbe richiedere un sacrificio al Fondo), tempi e modalità di esercizio sarebbero ancora oggetto di trattativa con Cassa Centrale, che domani riunirà il suo Cda per esaminare i termini di un intervento rispetto al quale non mancano i mal di pancia tra le Bcc. Se tutti i tasselli dovessero andare a posto Carige presenterà il piano alla Bce già in settimana. Ma è possibile che, per trovare l’accordo, si debba andare ai supplementari.
In serata si è invece riunito il cda del Credito Sportivo, candidato a rilevare una tranche fino a 150 milioni dei bond tier 2, a cui si dovrebbe affiancare un’altra banca pubblica, il Medio Credito Centrale, per massimi 50 milioni di euro.

 

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