Lo «sblocca cantieri» e gli appalti Fugatti: «Una grande occasione» La Cgil: «Sì, ma attenti ai diritti»

«Il Trentino ha bisogno di liberare risorse ed energia per esprimere tutto il potenziale economico e imprenditoriale per una nuova stagione di sviluppo. In questo contesto gli appalti rappresentano un passaggio strategico e l’obiettivo della nuova giunta è di accelerare, semplificando le procedure nel rispetto della legge e della tutela della sicurezza dei lavoratori». Lo ha detto il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, al convegno organizzato dal Tavolo appalti e dedicato alla legge provinciale su semplificazione e competitività e alla legge «sblocca cantieri».

«In questi mesi - ha sottolineato Fugatti - abbiamo avviato un percorso che deve mettere le parti, dalle imprese ai tecnici e alle amministrazioni pubbliche, nelle condizioni di operare al meglio e garantire una spinta forte all’economia. Complessivamente abbiamo a disposizione risorse per 1,60 miliardi di euro».

«Abbiamo scelto di discutere e di condividere gli elementi cardini della nuova normativa all’interno del Tavolo appalti perchè crediamo, e così è successo, nel contributo costruttivo delle parti alla realizzazione di un nuovo contesto per quanto riguarda gli appalti. L’obiettivo - ha proseguito Fugatti - è di semplificare e di accelerare nella realizzazione di opere importanti, tenendo ben presente le regole. Il percorso non finisce qui ma stiamo lavorando per dare una prospettiva al settore, in attesa della legge quadro, che definirà i principi comuni all’interno di un testo unico».

Immediata la replica - con una visione diversa - del sindacato Cgil: «Nei cambi appalto non è ammissibile che i lavoratori subiscano tagli al salario e ai diritti. I bandi vanno costruiti coerentemente a questo principio, che ha peraltro ispirato la normativa provinciale in materia». Lo ha detto Maurizio Zabbeni rappresentante della Cgil al “Tavolo appalti” provinciale, nell’ambito del convegno organizzato dalla Provincia di Trento sulla nuova legge per la semplificazione e sullo «sblocca cantieri».

«Gli appalti pubblici - ha aggiunto Zabbeni - sono un pezzo di politica industriale e danno la misura della capacità di chi governa i territori di spendere correttamente le tasse dei cittadini. Devono sostenere, dunque, impresa e lavoro di qualità. In questa logica è inaccettabile ciò che è accaduto nel cantiere Loppio-Busa e nell’appalto per il servizio di portierato dell’Università di Trento».

Zabbeni ha insistito sulla necessità di arrivare in tempi rapidi alla stesura del regolamento della nuova legge sulla semplificazione «affinchè vi siano realmente i controlli in fase esecutiva in modo da garantire il rispetto dei lavoratori». «Chiediamo un incontro urgente alla giunta provinciale - ha detto - affinchè siano elaborate linee guida vincolanti precise, sia in termini di costruzione dei bandi di gara che devono garantire una corretta interpretazione della clausola sociale sia per la per l’accelerazione in termini di controlli circa le regolarità retributiva».

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