Interventi sulla casa, Trentino al top. Tre miliardi negli ultimi dieci anni

di Francesco Terreri

Trentini al top in Italia per interventi sulla casa, spinti dalle agevolazioni fiscali nazionali e da quelle aggiuntive decise negli ultimi anni dalla Provincia. L'anno scorso oltre 120 mila contribuenti hanno portato in detrazione nella dichiarazione dei redditi spese per ristrutturazione del patrimonio edilizio per 115 milioni di euro e spese per interventi di risparmio energetico per quasi 37 milioni. Totale 152 milioni, record storico, in crescita del 14% rispetto all'anno precedente e di ben il 70% rispetto a cinque anni fa. La cifra portata in detrazione è il 50% della spesa nel caso delle ristrutturazioni, dal 50 al 65% della spesa, in base al tipo di intervento, nel caso del risparmio energetico. Lo sconto fiscale sull'Irpef, inoltre, viene spalmato su dieci anni. Vuol dire che 152 milioni di detrazioni corrispondono a oltre 300 milioni di lavori in un anno e ad almeno 3 miliardi di lavori negli ultimi dieci anni.

Trento è sul podio nazionale per l'utilizzo delle detrazioni sulla casa, battuto solo da Bolzano. Nella dichiarazione 2018 sui redditi 2017, 119.644 contribuenti della nostra provincia hanno usufruito di detrazioni per il recupero del patrimonio edilizio per 115,2 milioni, +11,9% in un anno e il doppio dei 56,7 milioni del 2012. A testa fanno 963 euro. Meglio dei trentini fanno solo i bolzanini con 1.050 euro, mentre al terzo posto ci sono i valdostani con 890 euro. La media nazionale è di 630 euro di detrazione pro capite. Per quanto riguarda l'ecobonus, cioè gli interventi di risparmio energetico, dal cappotto agli edifici ai pannelli solari, le detrazioni sono andate a 40.405 contribuenti per un totale di 36,8 milioni, il 20,9% in più dell'anno prima e il 14,2% in più del 2012. La cifra corrisponde a 911 euro a testa, dietro Bolzano che si attesta a 1.150 euro ma davanti al Veneto, terzo con 820 euro. A livello nazionale la media è di 610 euro a contribuente.

Da tre anni la Provincia sta spingendo ristrutturazioni e interventi di risparmio energetico pagando gli interessi sui mutui bancari che anticipano le detrazioni d'imposta. Come ha ricordato Assoartigiani nella recente manifestazione al PalaLevico, negli ultimi due anni 8 milioni di contributi pubblici hanno attivato lavori di centinaia di aziende per 280 milioni. Si è in attesa che la giunta Fugatti rinnovi questo intervento, considerato di successo sia per i cittadini che per le piccole imprese.

Le detrazioni per la casa sono le più importanti tra quelle di cui beneficiano i trentini, dopo la detrazione per il lavoro dipendente. I redditi 2017 dichiarati l'anno scorso da 415 mila contribuenti della provincia ammontano a 8,9 miliardi, in aumento dell'1,4% sull'anno precedente. Di essi 4,8 miliardi (+2,7%) fanno capo a 243.722 lavoratori e lavoratrici dipendenti. L'Irpef lorda complessiva è pari a 2 miliardi 255 milioni, ma scende a 1 miliardo 561 milioni grazie a 770 milioni di detrazioni d'imposta (+2,6%). La detrazione per lavoro dipendente vale 435 milioni. Quella per le ristrutturazioni arriva, come detto, a 115 milioni, mentre la detrazione per carichi di famiglia è a 108 milioni. Seguono i 64 milioni detratti per spese mediche, scolastiche e interessi sui mutui.

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