Non solo Nutella: la Ferrero compra i biscotti Kellogg’s

Non solo Nutella. La Ferrero rafforza la sua presenza negli Stati Uniti e mette a segno un altro colpo dopo l’acquisto nel 2018 delle barrette al cioccolato Nestlè, acquisendo gli iconici cookie e gli snack alla frutta della multinazionale Kellogg’s. Un’operazione da 1,3 miliardi di dollari (1,16 miliardi di euro) che rende il gruppo di Alba sempre più protagonista nel mercato nordamericano e arricchisce il suo portafoglio con una serie di prodotti, tra cui anche gelati e crostate, che nel 2018 hanno generato un fatturato di 900 milioni di dollari.

Ne è passato di tempo da quando Ferrero, era il 1969, sbarcò Oltreoceano con le mentine Tic Tac, per poi esplodere sul mercato Usa con prodotti come la Nutella o i Ferrero Rocher.

Per Giovanni Ferrero, numero uno del gruppo, l’accordo chiuso con Kellogg’s, grazie al supporto di advisor come Jp Morgan Securities e David Polk & Wardwell, rappresenta «un’eccellente soluzione strategica perchè consente di continuare ad aumentare la nostra presenza complessiva e l’offerta di prodotti nel mercato nordamericano, proseguendo la nostra tradizione nel far crescere i marchi, come abbiamo fatto attraverso le acquisizioni di successo di Fannie May, Ferrara Candy Company e l’ex business dolciario statunitense di Nestlè».

Lapo Civiletti, Ceo del Gruppo Ferrero, spiega come si sta acquisendo «un portafoglio di marchi consolidati amati dai consumatori, con posizioni sul mercato molto forti attraverso le loro rispettive categorie, permettendoci di diversificare in modo significativo il nostro portafoglio e di sfruttare le nuove entusiasmanti opportunità di crescita nel mercato dei biscotti più grande del mondo» Nel dettaglio Ferrero acquisirà due marchi di biscotti molto popolari in America come Keebler e Famous Amos. Ma l’accordo prevede anche l’acquisto dei biscotti premium per famiglie Mother’s e di quelli senza zucchero Murray, oltre all’acquisizione di Little Brownie Bakers, fornitore di biscotti per le Girl Scouts. Ferrero farà suoi gli snack alla frutta Stretch Island e Fruity, insieme ai coni gelato e le crostate Keebler. L’operazione prevede anche il passaggio a Ferrero di sei stabilimenti di produzione statunitensi.

Kellogg’s, conosciuta in tutto il mondo soprattutto per quei cornflakes che da oltre cento anni rappresentano il suo marchio di fabbrica, aveva annunciato l’intenzione di vendere i suoi marchi che producono biscotti e snack alla frutta lo scorso anno. Una tendenza seguita anche dalla principale concorrente del gruppo di Battle Creek, in Michigan, la Campbell Soup, che si sta liberando proprio dei suoi marchi di biscotti ed altri prodotti per la prima colazione e non solo cedendoli al gruppo australiano Arnott’s Biscuits.

L’ultima mossa della Ferrero invece arriva dopo una serie di operazioni Oltreoceano compiute negli ultimi anni. In particolare nel 2017 la casa di Alba ha sborsato circa un miliardo di dollari per comprare la Ferrara Candy Company, un’azienda che produce le caramelle e i dolciumi dei marchi Red Hots e Now & Later. Tempo dopo è arrivata la successiva acquisizione per 2,8 miliardi di dollari delle attività della Nestlè in Usa che producono dolciumi, con l’acquisto di marchi come BabyRuth e Butterfinger.

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