Le mele vanno in Oriente Dal Trentino a India e Thailandia

Aperta ieri Interpoma, la fiera specializzata dedicata alla mela che per tre giorni calamiterà l'interesse mondiale degli operatori. Attese 20 mila persone da 70 Paesi. Sono 490 gli espositori provenienti da 24 Paesi che si confronteranno sulle tendenze, l'innovazione, il mercato della mela. Il Trentino Alto Adige, leader in Italia, produce il 12% delle mele in Europa. Apot partecipa all'evento con un ampio stand che ospita i consorzi Melinda e la Trentina, Fondazione Mach, il consorzio di difesa Codipra e il Consorzio Innovazione Frutta (Cif). Soddisfatto il presidente di Apot e di Assomela Ennio Magnani : «Siamo orgogliosi di poter ospitare la più importante fiera mondiale. La sfida si gioca sulla qualità».
L'embargo in Russia, è stato detto al convegno internazionale di apertura «La mela nel mondo, trend nell'Europa dell'Est e Asia», ha bloccato le esportazioni verso quel Paese e gli operatori europei si rivolgono ad altri mercati, principalmente ad Est. Le possibilità di esportazioni di mele in Asia sono molto interessanti, ma sono frenate da barriere commerciali e mancanza di relazioni istituzionali. I mercati più promettenti sono l'India, la Thailandia, il Vietnam.
Per Giulia Montanaro di Assomela «si tratta di Paesi importatori, con popolazione giovane e molto ricettiva per il consumo delle mele. Inoltre c'è un interesse crescente per la produzione di qualità e rispettosa dell'ambiente. Servono però accordi bilaterali per poter entrare in quei mercati. La lentezza dei negoziati, la presenta di barriere tariffarie e la concorrenza di altri produttori frenano le esportazioni, ma per l'Italia si tratta di enormi potenzialità».

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