Auto: Porsche Holding Salzburg acquisisce Dorigoni Spa
La Porsche Holding Salzburg ha firmato un contratto per l'acquisizione della Dorigoni S.p.A. di Trento. L'acquisizione - informa una nota - sarà conclusa previa autorizzazione da parte della Direzione generale della concorrenza della Commissione europea. Quella del gruppo Dorigoni è la terza acquisizione di concessionarie nel 2018 dopo quella del gruppo Bonaldi di Bergamo e la joint venture con la Vicentini S.p.A. di Verona.
Nelle tre sedi della Dorigoni (due a Trento e una a Rovereto) lavorano 167 dipendenti. Nel 2017 l'azienda, in cui si vendono i marchi del gruppo Volkswagen, ha venduto 3.330 vetture nuove realizzando un fatturato di 132 milioni di euro. "La vendita del gruppo Dorigoni S.p.A. alla Porsche Holding Salzburg darà ai nostri dipendenti, oltre ad una accresciuta sicurezza sociale, la possibilità di continuare a migliorare in termini di tecnologia, management e leadership", afferma Paolo Dorigoni, proprietario e amministratore delegato di Dorigoni Spa.
«C'è l'interessamento di una multinazionale, la Porsche Holding di Salisburgo, che attraverso la sua controllata italiana Eurocar Italia di Udine sta facendo acquisizioni nel nord Italia. Ci ha interpellati e noi abbiamo valutato di sederci al tavolo per esaminare la proposta». Michele Dorigoni, amministratore delegato della Dorigoni spa, conferma l'anticipazione dell'Adige sull'obiettivo della società austriaca controllata dal gruppo Volkswagen di acquisire la concessionaria trentina. Precisa tuttavia che le trattative sono in corso, anche se la proposta di Eurocar Italia è quella di comprare il 100% delle quote di Dorigoni, come ha fatto con altre concessionarie del nord. Con le ultime operazioni e con l'eventuale, ma probabile, acquisizione di Dorigoni, la controllata italiana di Porsche Holding arriverebbe a superare 1 miliardo di euro di fatturato complessivo. Eurocar Italia, come ricorda lo stesso Dorigoni, ha infatti acquisito l'anno scorso Volkswagen Firenze, chiudendo il 2017 con ricavi per 400 milioni. Quest'estate ha rilevato il controllo del gruppo Bonaldi di Bergamo, 287 milioni di fatturato, e della Vicentini di Verona, 250 milioni di fatturato. Con i 130 milioni di Dorigoni, si supererebbe il miliardo. «Porsche Holding ha un'operatività globale, in tutto il pianeta - precisa Dorigoni - Si muove su due principali settori di business: l'importazione per Volkswagen in vari Paesi tra cui Austria, Slovenia, Ungheria e il retail, con 450 concessionarie in Europa. In questo ambito sta valutando di acquisire una fetta di mercato nel Nord Italia e ha portato a termine queste operazioni». Con queste operazioni però il gruppo Volkswagen controlla direttamente le aziende di vendita e in questo modo può «calmierare» i margini che i concessionari che hanno il mandato oggi spuntano. «Difficile che cambino i contratti quadro esistenti - sostiene Dorigoni - altrimenti potrebbe intervenire l'Antitrust». Che, a dir la verità, ha già ritardato l'operazione Bonaldi proprio per verificare che non stia emergendo una posizione dominante nel mercato. Comunque con queste acquisizioni Volkswagen avrebbe in Italia il controllo diretto sia dell'importazione dei veicoli che della loro vendita, almeno nel Nord. I sindacati non hanno ancora ricevuto informazioni dall'azienda ma sottolineano la necessità di difendere l'occupazione dei 160 dipendenti. Ai quali però pensa anche l'amministratore delegato Dorigoni: «Con 160 dipendenti e le loro famiglie noi abbiamo un ruolo sociale, dobbiamo dare informazioni corrette e non generare allarme». Di suo la concessionaria continua ad andare bene, soprattutto nel primo semestre di quest'anno.
La gestione della concessionaria Dorigoni sembra vicina a cambiare padrone. Manca ancora una comunicazione ufficiale ma l'azienda è in procinto di passare a Eurocar, società legata a Porsche Salzburg che per conto della holding gestisce le acquisizioni delle concessionarie in Italia. Dopo aver fatto lo stesso con Bonaldi a Bergamo e Vicentini a Verona, infatti, Eurocar sta chiudendo con Dorigoni dopo una trattativa di alcuni mesi. La concessionaria, dopo essere stata sempre nelle mani della famiglia (prima Ignazio e ora Paolo) passa ora nelle mani della Porsche austriaca (Porsche Salzburg) attraverso la controllata Eurocar. Porsche ricordiamo fa parte del gruppo Volkswagen. Dorigoni spa ha chiuso l'esercizio 2017 con ricavi da vendite in aumento, da 120,8 a 130 milioni di euro, confermando il risultato dell'anno precedente: 1,78 milioni di utile netto (1,80 nel 2016). I costi della produzione sono nello stesso periodo saliti da 120,26 a 129,60 milioni. Dorigoni spa, circa 160 dipendenti, è concessionaria Audi, Volkswagen, Porsche, Seat e Skoda. Opera su tre sedi: due a Trento (via San Vincenzo a sud, e via Maccani a nord) e una a Rovereto. Nel 2017 ha beneficiato del trend generale di aumento delle immatricolazioni (+7,29% a livello nazionale, +3,71% in Trentino, pari a 13.492 vetture immatricolate), con una vendita complessiva (tra nuovo e usato) di 5.764 vetture (erano 5.480 nel 2016) con un incremento del fatturato netto da vendite del 9,1%. Il patrimonio netto, per effetto di un'operazione di scissione societaria, è sceso da 29,2 a 18,91 milioni di euro. La posizione finanziaria netta a breve termine risulta negativa per 3,2 milioni. Ma la presidente, Rina Degasperi, 98 anni da poco compiuti, nella relazione al bilancio 2017 spiega che è una situazione momentanea, giustificata dal grande incremento delle rimanenze, che ha provocato un'esposizione finanziaria a breve. Il capitale sociale (619.200,00 euro) di Dorigoni spa, fino ad oggi, è suddiviso tra Paolo Dorigoni (60,42%), amministratore delegato con Michele Dorigoni, responsabile tecnico, Maura Dorigoni (10,42%), Franca Dorigoni (10,42%) e Rina Degasperi, l'anziana presidente che ha in usufrutto 10 mila azioni ordinarie (8,32%, 51.600,00 euro) di Paolo Dorigoni (nuda proprietà); il 10,42% del capitale (12.500 azioni, 64.500,00 euro) sono azioni proprie di Dorigoni spa.