Ianeselli confermato segretario Cgil con voto «bulgaro»

Franco Ianeselli è stato riconfermato segretario della Cgil trentina. Al termine di un'intensa due giorni di congresso, durante la quale i delegati e le delegate della più grande rappresentanza sindacale si sono confrontati a viso aperto, il segretario uscente, in carica dal 2015, è stato rieletto con 76 voti a favore, 9 contrari, 4 astenuti e due schede bianche. In pratica l'83% dei suffragi, quasi un plebiscito da parte dall'assemblea generale della confederazione, eletta poco prima dal diciannovesimo congresso provinciale. Non che sul tavolo ci fossero altri nomi. Certo, qualche discussione accesa non è mancata. Ma alla fine i voti parlano chiaro: il lavoro fatto in questi tre anni è stato premiato.

«Questo congresso - sono le prime parole del nuovo segretario, che ha ringraziato tutti per la fiducia - ha ribadito la necessità di stare dentro il cambiamento, non di subirlo. Abbiamo l'importante responsabilità di tutelare tutti i lavoratori nelle politiche di welfare e dentro i luoghi di lavoro. Conosciamo il disagio e le paure di molti e sappiamo, con tutti i nostri limiti, di rappresentare una speranza. Un impegno che dobbiamo onorare con umiltà, al servizio di chi rappresentiamo».

Era stato lo stesso Ianeselli, nella sua relazione, a chiedere unità: «Per realizzare il nostro progetto serve un sindacato forte e unito» aveva detto dal palco del Polo della Meccatronica di Rovereto, indicando le sfide per il futuro. Prima tra tutte quella sulla qualità del lavoro e della formazione.
Tema che ieri mattina è stato ampiamente affrontato dal professor Enrico Zaninotto dell'Università di Trento, dal sindacalista svedese Samuel Engblom e dal manager di Hub Innovazione Trentino Milena Bigatto (vedi a fianco). La tavola rotonda ha confermato che puntare sulla scarsa qualità dell'occupazione non favorisce l'aumento di produttività, che occorre ridefinire le professioni per i lavoratori di oggi ma anche per quelli di domani, che il sindacato dovrà raggiungere i lavoratori potenziali iscritti dove sono e quindi anche nelle comunità sul web.
A chiudere la sessione di lavoro del congresso della Cgil del Trentino è stato Nino Baseotto della segreteria nazionale. Per Baseotto, la legge di bilancio nazionale presentata dal governo Conte sfora il deficit ma non investe in sviluppo e lavoro. Il segretario nazionale ha ribadito l'impegno della Cgil nel rimettere al centro il valore e la dignità del lavoro. «Impegno che il sindacato in questi anni ha perseguito con determinazione con il Piano del Lavoro, la Carta dei diritti del lavoro, l'accordo sulla rappresentanza e il patto della fabbrica».
Poi, a chiusura del cerchio, le votazioni. Il congresso ha approvato il documento provinciale «Oltre i confini. L'Autonomia e le sfide per il lavoro» e ha votato, con 168 sì, 5 no, 30 astenuti, il dispositivo finale che approva la relazione del segretario uscente Ianeselli, assume il dibattito congressuale e le conclusioni del segretario nazionale Baseotto.


I 209 delegati e delegate hanno poi eletto il nuovo comitato direttivo, formato da 70 membri, e la nuova assemblea generale, composta da 98, chiamata a scegliere il nuovo segretario.
Ianeselli, entrato nel sindacato di via Muredei nel 2001, dove ha seguito le politiche del lavoro e del welfare e guidato la Filt del Trentino, il sindacato dei trasporti, tra il 2014 e il 2015, guiderà la Cgil del Trentino e i suoi oltre 41.000 iscritti e iscritte per i prossimi quattro anni.
Sono stati nominati dal congresso, infine, tre componenti - Ianeselli, Nives Merighi e Manuela Terragnolo - che parteciperanno al congresso nazionale Cgil in programma a Bari il prossimo gennaio.

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