Itas, i «più» del primo semestre

La riorganizzazione imposta dalla coppia Fabrizio Lorenz (nuovo presidente) e Raffaele Agrusti , amministratore delegato e direttore generale, comincia a dare i suoi frutti per il Gruppo Itas. Il cda del gruppo assicurativo ha approvato ieri i bilanci semestrali di Itas Mutua e Itas Vita, all'insegna di rilevanti «più»: +66% l'utile aggregato di gruppo ( 10,2 milioni ); più che raddoppiato l'utile netto di gruppo, trainato da Itas Vita e balzato a 6,6 milioni; +12,2% la raccolta premi Danni, grazie alla spinta delle nuove agenzie; +108,5% la raccolta nel ramo Vita, a 194 milioni . L'utile di Itas Mutua è a quota 1,5 milioni. 

«Itas è riuscita a realizzare buoni risultati sia nel Vita che nei rami danni in un contesto finanziario particolarmente difficile e complesso dimostrando tutta la sua flessibilità e le capacità professionali presenti nel Gruppo» commenta il presidente Lorenz, spiegando che il Gruppo Itas «ha intrapreso un percorso virtuoso sul piano organizzativo, del sistema dei controlli e del miglioramento delle performance tecniche». 

Il risultato semestrale del ramo Danni di Itas Mutua ( 1,5 milioni di utile netto) risente dell'andamento del ramo Rca, «condizionato» spiegano in Itas «da un mercato caratterizzato da un premio medio non ancora adeguato». Gli investimenti per la riorganizzazione del Gruppo, viene spiegato, sono stati finanziati da una corrispondente riduzione dei costi. Ottimo è giudicato l'andamento della raccolta premi ( +12,2% ). Mentre l'andamento del ramo Vita è stato caratterizzato da un incremento del risultato operativo del 38,4% , con un aumento da 10,4 a 14,4 milioni di euro, con un valore della produzione salito a 260 milioni ( +70,3% ). La raccolta netta (premi meno le uscite per le prestazioni degli assicurati) passa da 93 a 194 milioni , spinta soprattutto dagli sportelli del Gruppo Cassa Centrale Banca. 

Il cda di Itas ha inoltre deliberato l'istituzione della nuova gestione separata «Formula Fondo»: è la prima esperienza in Italia di una gestione separata con fondo utili la cui regolamentazione è stata di recente appovata da Ivass. L'obiettivo: lanciare un prodotto a basso livello di rischio, ma con aspettative di redditività stabile mediamente superiore alle altre gestioni separate. I cda di Itas Mutua e Itas Vita hanno infine approvato i nuovo assetti organizzativi.

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