Sindacati: salari più alti a 11 mila lavoratori

di Francesco Terreri

Arrivano insieme tre rinnovi di contratti nazionali, i primi nell'ambito del nuovo modello contrattuale varato lo scorso 9 marzo da sindacati confederali e Confindustria. I nuovi contratti portano buste paga più pesanti a circa 11 mila lavoratrici e lavoratori trentini dell'edilizia, dell'industria chimica e del turismo. 

È stato raggiunto, in primo luogo, l'accordo per il rinnovo del contratto dell'edilizia, che interessa più di 1 milione di addetti in Italia, 9.000 in Trentino. Il contratto, sottoscritto dai sindacati di categoria Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil con Ance e Coop, prevede da un punto di vista salariale un aumento a parametro 100 (operaio comune) di 55 euro, un aumento di 71,50 euro per un operaio specializzato, l'aumento da 2 a 2,6 euro, a seconda dei livelli, del contributo collettivo obbligatorio per la previdenza complementare, che in Trentino andrà orientato su Laborfonds, aumenti totalmente a carico delle imprese delle aliquote per sanità integrativa (0,35% sulla massa salari) e Fondo prepensionamento.
È previsto inoltre un versamento dello 0,10% per la costituzione di un Fondo per incentivare l'occupazione giovanile. La Cassa edile, che secondo i sindacati era sotto attacco, viene mantenuta e il risparmio sui costi di gestione andrà all'estensione delle prestazioni. Salvaguardato, infine, il secondo livello di contrattazione territoriale, individuando nel 1° luglio 2019 la data per la ripartenza delle trattative. I sindacati trentini Fillea, Filca e Feneal riapriranno quindi la discussione con le associazioni imprenditoriali dopo il pur innovativo contratto territoriale siglato l'anno scorso. 

A sei mesi dalla sua scadenza naturale, è stata inoltre raggiunta l'intesa tra Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e le associazioni imprenditoriali di Federchimica e Farmindustria sull'ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro dei chimici che coinvolge a livello nazionale oltre 176.000 lavoratori e in Trentino 1.500, dipendenti da importanti aziende come Aquafil, Manica, Sandoz, Sepr, Zobele. «Con questo accordo abbiamo tutelato il potere d'acquisto dei lavoratori in un momento di bassa crescita del Paese, sottraendolo alla sola misura dell'inflazione» affermano i segretari generali di Filctem, Femca e Uiltec Emilio Miceli , Nora Garofalo e Paolo Pirani . 

È previsto un aumento medio sui minimi salariali di 97 euro, a cui va aggiunta una serie di integrazioni pari ad un incremento complessivo a regime di 129 euro mensili. Oltre alla parte salariale, sono state introdotte novità in materia di organizzazione e orario del lavoro, funzionali a favorire il ricambio generazionale, di formazione, di salute e sicurezza. Nelle prossime settimane l'ipotesi di accordo verrà sottoposta al giudizio dei lavoratori in apposite assemblee. «Il raggiungimento dell'intesa in tempi così brevi conferma la validità del sistema di relazioni industriali nazionale - commenta Mario Cerutti della Filctem Cgil del Trentino - Purtroppo a livello locale non è sempre così». 

Infine, è stato siglato da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs il rinnovo del contratto nazionale del turismo per le aziende aderenti a Confesercenti, scaduto il 30 aprile 2013. L'aumento sarà di 88 euro per alberghi e campeggi, più l'una tantum per il ritardo nel rinnovo, di 88 euro per le agenzie di viaggio, di 100 euro per pubblici esercizi e ristorazione.

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