Casse rurali e Bcc, mille esuberi Tagli del 15% al personale

Il piano industriale del gruppo Cassa Centrale Banca prevede un severo dimagrimento del numero dei dipendenti e degli sportelli delle Casse rurali e delle Bcc aderenti. Entro tre anni i bancari dovrebbero diminuire del 10-15%, sono previsti cioè oltre 1.000 esuberi, di cui potenzialmente 200 trentini, sugli 11 mila lavoratori attuali. Le filiali dovrebbero scendere del 20-25%, con almeno 300 chiusure su 1.500 sportelli. I bancari hanno strumenti nazionali e trentini per attenuare l'impatto degli esuberi con uscite incentivate e prepensionamenti. Ma i sindacati sono in allarme.

Ieri si è fatta viva la Fabi, la Federazione autonoma dei bancari, che parla di «gravi inadempienze a danno dei lavoratori con la scusa della riforma» e di irregolarità di procedure sia da parte di Iccrea che di Cassa Centrale (vedi box). Anche la Fabi parla di circa 1.000 addetti che vanno incontro a «problemi di mobilità, demansionamenti, modifiche peggiorative delle condizioni contrattuali e lavorative». Il sindacato si riferisce ai trasferimenti dalle singole Bcc e dalle Federazioni alle capogruppo. Ma nei piani industriali di Iccrea e Cassa Centrale, affermano fonti a conoscenza del dossier, c'è di più.

Oggi le banche del gruppo Cassa Centrale sono 98. Diventeranno 90 con le prossime fusioni. In Trentino le Casse rurali caleranno da 25 a 20 già dal 1° luglio. I dipendenti sono 10.973, le filiali 1.518. Le Rurali trentine, in particolare, hanno 2.130 dipendenti, diminuiti dell'8% dai 2.314 del 2009, e 276 sportelli, ridotti di ben il 18% dai 336 di otto anni fa. Ma il piano di Ccb, e probabilmente anche quello di Iccrea, prevede il ridimensionamento del presidio fisico del territorio a favore della banca on line e sullo smartphone. Da qui gli obiettivi di riduzione di dipendenti e sportelli al 2021, in linea peraltro con i trend di mercato.

Viceversa la capogruppo si rafforza, anche in questo caso per ottimi motivi: deve garantire più servizi e anche sedi territoriali. Sono già passati a Cassa Centrale 28 persone dalla Federazione trentina. Ne arriveranno 27 da quella friulana e una trentina dalla Federazione piemontese. Altre 9 figure professionali sono state assunte da Formazione e lavoro. Inoltre verranno prese direttamente dalle Bcc le persone destinate alle funzioni di controllo nelle 8 sedi territoriali del gruppo. In tutto più di 100 persone a cui si aggiungono gli informatici richiesti da Phoenix.

Ma la preoccupazione diffusa è che il modello che si va affermando è quello del grande gruppo bancario. Nelle Casse rurali trentine c'è poi un timore in più: nelle previsioni del piano industriale di Ccb si tiene conto degli sforzi già fatti? Negli ultimi due anni, anche grazie al Fondo occupazione di Ebicre, sono usciti in maniera morbida 180 bancari e il costo del lavoro è stato ridotto del 7,5%.
Il tutto poi è sottoposto all'incertezza delle scelte del governo e del Parlamento.

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