Il Pil del Trentino torna a salire: +1,5% nel 2017 Industria e servizi fanno da traino

Nel corso del 2017 il prodotto interno lordo nella provincia di Trento è tornato a crescere, a ritmi simili a quelli medi nazionali, cioè nell’ordine dell’1,5%, dopo sei anni di sostanziale stagnazione. L’aumento - dicono i numeri della relazione economica regionale di Banca d’Italia - è stato guidato dai servizi e dall’industria a fronte di una stabilizzazione dell’attività nelle costruzioni.

In provincia di Trento il fatturato dell’industria manifatturiera è cresciuto, dopo il calo registrato nel 2016, beneficiando della ripresa della domanda sia interna sia estera.

Segnali positivi sono giunti anche dal comparto dei servizi in ragione dell’ulteriore aumento delle presenze turistiche e del consolidamento delle condizioni economiche delle famiglie.

L’attività nelle costruzioni si è stabilizzata dopo un decennio di forte contrazione e nel mercato immobiliare si è confermata la ripresa iniziata nell’anno precedente. A fronte di un ulteriore calo delle quotazioni nella media italiana dell’1,2%, però, i prezzi delle abitazioni in Trentino sono lievemente aumentati, ampliando così ulteriormente il divario rispetto al dato nazionale.

Il credito alle piccole imprese - prosegue Bankitalia - ha continuato però a calare in Trentino anche se il costo medio del credito è nuovamente diminuito e resta comunque ampia la dispersione delle condizioni di costo praticate. In Trentino l’aumento della produttività è stato frenato dalla dinamica delle imprese dei servizi, soprattutto di quelle più grandi. Le condizioni del mercato del lavoro sono migliorate, soprattutto in Trentino. L’incremento dell’occupazione ha continuato a essere intenso per le classi di età più elevata e il tasso di occupazione giovanile è cresciuto, restano stano però forti le migrazioni di laureati verso l’estero, più intense in Alto Adige rispetto al Trentino.

Le esportazioni trentine sono aumentate marcatamente nel 2017 (8,7 per cento a prezzi correnti): una ripresa - sottolinea Bankitalia - guidata principalmente dalla forte crescita registrata nei comparti dei mezzi di trasporto e dei macchinari, settori di specializzazione per l’economia trentina che avevano riscontrato difficoltà nel 2016. Alla dinamica positiva ha contribuito anche il buon andamento dei prodotti alimentari e dell’industria chimica. Annata da dimenticare, invece, per l’agricoltura: la produzione dei principali prodotti agricoli in Trentino si è notevolmente ridotta a causa delle avverse condizioni climatiche. La quantità di mele è diminuita di quasi il 60% e quella dell’uva da vino ha segnato un calo del 10% circa. L’ampia diffusione delle assicurazioni per i danni causati dagli eventi climatici ha mitigato le ripercussioni sulla redditività delle imprese agricole.

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