Poli, incasso record di 536 milioni: +4% Progetto per nuovo ipermercato da 5.000 metri all'ex Opel

di Francesco Terreri

Le vendite del gruppo Poli, al lordo dell'Iva, raggiungono nel 2017, l'anno del sessantesimo, i 536,1 milioni di euro, il 4% in più dei 515,5 milioni dell'anno precedente, ma anche il valore più elevato di sempre. Quindici anni fa, nel 2002, il fatturato dei Supermercati Poli era pari a 257,3 milioni, la metà di quello attuale. I ricavi sono trainati dall'alimentare, che da solo copre più di mezzo miliardo di incassi. Il non alimentare, venduto nei negozi Regina, resta debole ma copre meno del 7% dei ricavi totali. Tutto questo a rete di negozi costante, mentre è partita la progettazione del nuovo grande ipermercato da 5.000 metri quadri che vedrà la luce nel giro di un paio d'anni nell'area ex Opel su via Brennero. 

«Come sempre per noi è l'alimentare a ottenere le performance migliori - afferma Mauro Poli , direttore affari generali del gruppo - Nonostante la chiusura a metà anno del negozio al Top Center, l'alimentare è cresciuto del 4,6%. Il non alimentare invece è in calo dell'1,8%. In quell'ambito pesa la concorrenza dell'e-commerce, anche se noi non trattiamo la tecnologia, che è il ramo che soffre di più. Ora stiamo un po' ridisegnando i negozi Regina, più presenti con un assortimento a prezzi competitivi e prevedendo dei corner specializzati di alcuni marchi importanti, come Lego per i giocattoli». 

Nei Supermercati Poli, Orvea e Amorth invece i consumi sono in aumento. «Le vendite del gruppo crescono più del mercato - sostiene Poli - A livello locale le nostre quote di mercato sono in leggera crescita». Nei supermercati sopra i 400 metri quadri Poli ha in regione il 36% e in Trentino il 45%. «Non c'è però ancora il ritorno ai livelli di consumi pre-crisi. Inoltre dobbiamo affrontare una concorrenza rafforzata sia di nuovi player che di marchi storici». 

«Assistiamo ad una maggiore attenzione dei clienti sul prezzo - sottolinea Poli - Sul contenimento dei prezzi da anni investiamo molto: per il terzo anno siamo stati indicati come insegna più economica nell'ambito dei supermercati, esclusi i discount. E stiamo sviluppando servizi aggiuntivi nei mercati che stanno crescendo». Si parla in primo luogo del comparto del biologico «che sta diventando una presenza molto importante con un trend di crescita a doppia cifra». Anche l'anno scorso le vendite di bio sono aumentate più del 10%. «Importanti poi tutti i prodotti per le intolleranze, dai senza glutine ai senza lattosio, e quelli per i vegani. Anche in macelleria, tuttavia, va forte la carne di scottona, che ha un posizionamento di prezzo superiore ma anche una qualità superiore. Il consumatore è attento al prezzo ma anche alla sana alimentazione». 

«Un'altra caratteristica della nostra storia è l'attenzione al prodotto locale - precisa il manager - Uno dei progetti più radicati è quello del contadino, che sta andando avanti ad esempio con lo yogurt gusto contadino. I fornitori locali hanno percentuali molto elevate soprattutto in alcuni prodotti alimentari». 

Per quanto riguarda gli investimenti, «come ogni anno ristrutturiamo da zero 4 negozi - spiega Poli - sviluppando l'efficientamento tecnologico nell'offerta al cliente. Non sono invece previste nuove aperture». Ma il nuovo grande progetto del gruppo è su via Brennero. 

Nel luglio scorso Poli ha acquistato all'asta l'area ex Opel per 9,2 milioni. Sui 15 mila metri quadri il gruppo della grande distribuzione ha messo in cantiere un nuovo IperPoli dalla superficie più che doppia rispetto a quello esistente lì vicino: 5.000 metri quadri rispetto ai 2.300 attuali. «Stiamo definendo il progetto di massima. Vogliamo sviluppare un progetto innovativo e di qualità, anche architettonica. Non abbiamo ancora una previsione economica dell'investimento anche perché dobbiamo concordare col Comune come completare l'area. Dovremmo realizzare la struttura in un paio d'anni».

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