La siccità taglia gli utili di Dolomiti Energia

La scarsità delle precipitazioni dello scorso anno ha lasciato traccia anche nel bilancio 2017 di Dolomiti Energia. Bilancio che si chiude con risultati positivi, anche se in flessione rispetto all’esercizio precedente: utile netto pari a 34,9 milioni di euro, quasi la metà dei 65,6 milioni del 2016. Agli azionisti pubblici, la maggioranza, e privati, tuttavia, il cda, che ieri ha approvato i conti 2017, proporrà nell’assemblea del 27 aprile un dividendo pari a 0,07 euro per azione, come l’anno precedente, per un totale di 26,5 milioni.

La contrazione dei margini del settore idroelettrico è dovuta «ad un andamento metereologico negativo che ha portato a un livello di produzione molto basso, nella maggior parte dei casi addirittura inferiore ai minimi storici». Lo spiega la stessa società nella nota dopo il cda di Dolomiti Energia Holding, presieduto da Rudi Oss. I ricavi consolidati crescono a 1.426 milioni, +2,9% rispetto al 2016. Il margine operativo lordo (Ebitda) invece scende a 125,3 milioni (-31,8%). Il risultato operativo è pari a 72,4 milioni (-43,5%).

Il risultato di esercizio consolidato, come detto, è a 34,9 milioni. Per quanto riguarda l’indebitamento finanziario netto, diminuisce dell’1,3% a 413,5 milioni.
«La situazione finanziaria del gruppo si conferma solida e adeguata per supportare l’andamento futuro delle attività industriali» viene evidenziato dalla società. Il perimetro di consolidamento include, oltre alla capogruppo Dolomiti Energia Holding, Set Distribuzione, Dolomiti Energia, Dolomiti Energia Rinnovabili, Novareti, Depurazione Trentino Centrale, Dolomiti Energia Trading, Nesco (dal 1° luglio 2017 a seguito dell’acquisto del 100% della quota), Dolomiti Gnl, Hydro Investments Dolomiti Energia, Hydro Dolomiti Energia e Dolomiti Ambiente. I risultati di Dolomiti Edison Energy e di Sf Energy vengono invece contabilizzati nel bilancio con il criterio del patrimonio netto.
Gli investimenti effettuati nel 2017 ammontano a 42,5 milioni, con particolare attenzione all’efficienza di impianti e reti di distribuzione in tutti i territori serviti dal gruppo, agli impianti di produzione e alle attività finalizzate a potenziare i servizi a disposizione dei clienti finali.

«Interventi - precisa la società - che hanno permesso di ottenere costanti miglioramenti nella qualità del servizio: in particolare una continua diminuzione del numero e della durata delle interruzioni sulla rete con un conseguente vantaggio per tutti i cittadini serviti».
La produzione idroelettrica è pari a 2,4 miliardi di chilowattora, in diminuzione rispetto ai 3,4 miliardi del 2016 a causa, appunto, della scarsa idraulicità dell’anno oltre che a seguito dei lavori di manutenzione effettuati nella prima parte dell’anno sull’impianto di Santa Massenza. La produzione termoelettrica, prevalentemente da cogenerazione, ha generato 175 milioni di chilowattora contro i 103 milioni dell’anno prima.

Per quanto riguarda le reti di distribuzione, per l’energia elettrica sono stati distribuiti 2,4 miliardi di chilowattora. La rete si estende oggi per 10.760 chilometri. Per il gas naturale sono stati distribuiti 287,4 milioni di metri cubi, in aumento sul 2016. La rete si estende per 2.369 chilometri. Riguardo al ciclo idrico integrato, lo scorso anno i quantitativi di acqua immessi nella rete lunga 1.271 chilometri sono stati pari a 31,7 milioni di metri cubi e sono stati distribuiti a quasi 82.000 mila utenze.

Il gruppo ha venduto a 430 mila clienti finali energia elettrica per quasi 4,5 miliardi di chilowattora, un dato in linea rispetto al 2016. Nel settore del gas naturale sono stati venduti a 184.400 clienti finali 483 milioni di metri cubi di gas a fronte dei 520 milioni del 2016. I clienti comunque sono aumentati, un incremento significativo se si considera la contemporanea scadenza della gara Consip Energia Elettrica le cui forniture sono destinate a terminare completamente durante il 2018. Un risultato ottenuto anche grazie al progetto Etika che ha registrato, oltre al successo in termini di sottoscrizione, importanti ricadute per le attività di natura sociale collegate.

Il fatturato relativo alle vendite di gas naturale a clienti finali è salito dell’8,2% e il fatturato energia elettrica del 5,5%.

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