Venti esuberi del Sait riassunti nelle coop

di Francesco Terreri

Fra tre giorni, a Pasquetta, finisce la cassa integrazione straordinaria per una novantina di lavoratori del Sait, il consorzio della cooperazione di consumo. Di essi, 80 non rientreranno al lavoro: sono i licenziamenti previsti dall’accordo del 20 dicembre. Ma nell’arco dei 24 mesi in cui i licenziati riceveranno la Naspi, la nuova indennità di disoccupazione, la Cooperazione è impegnata ad assumerne a tempo indeterminato almeno 20, con particolare attenzione ai lavoratori più deboli. Il patto firmato ieri tra Sait, sindacati, Federazione e Provincia punta a non lasciare soli coloro che perdono il lavoro. L’obiettivo è avviare percorsi di riqualificazione e ricollocazione per tutti e 80.

Il protocollo d’intesa con cui le parti e la Provincia si impegnano a dare attuazione al piano sociale per i lavoratori del Sait è stato siglato ieri in tarda mattinata presso l’assessorato allo sviluppo economico dall’assessore Alessandro Olivi, dal presidente dell’Agenzia del Lavoro Riccardo Salomone, dal presidente di Sait Renato Dalpalù, dal presidente Federcoop Mauro Fezzi, dai segretari delle categorie del commercio Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e dai segretari confederali Franco Ianeselli della Cgil, Lorenzo Pomini della Cisl, Walter Alotti della Uil.

Un momento di incertezza c’è stato perché il segretario della Filcams Roland Caramelle chiedeva uno spostamento d’orario: «Nessun problema politico, siamo solo impegnati ad accompagnare i lavoratori al Servizio lavoro per la firma». Quanti firmeranno e quanti invece impugneranno il licenziamento si saprà tra oggi e domani. «Bene il protocollo, ma l’obiettivo deve essere di ricollocare tutti» sottolinea Caramelle.

L’accordo prevede l’impegno della Federazione a individuare uno o più fornitori di servizi di riqualificazione e ricollocazione, sostenendone le relative spese, che dovranno raccordarsi con l’Agenzia del Lavoro, a garantire la ricollocazione stabile all’interno del sistema cooperativo di almeno 20 lavoratori tra quelli licenziati da Sait, a partire dai più deboli, a sostenere l’autoimprenditorialità cooperativa dei lavoratori licenziati attraverso la consulenza, l’erogazione gratuita dei servizi amministrativi e un bonus incentivante pari a 4.000 euro per lavoratore, a erogare alle cooperative che assumono i licenziati un incentivo pari a 2.000 euro per anno, per un totale di 4.000 euro.

La Provincia costituirà un tavolo di progettazione, monitoraggio e valutazione del percorso di aggiornamento professionale, riqualificazione e ricollocazione dei lavoratori, al quale parteciperanno tutti i soggetti che hanno firmato l’accordo. Agenzia del Lavoro prenderà in carico i lavoratori.

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