Auto, mobili, tivù spesi 700 milioni

di Francesco Terreri

L'anno scorso le famiglie trentine hanno speso quasi 700 milioni di euro in beni durevoli, cioè auto, elettrodomestici, mobili, tv, computer. I consumi complessivi sono in crescita del 2,9% rispetto all'anno precedente. In media ogni famiglia ha fatto acquisti per poco meno di 3.000 euro, il 2,4% in più del 2016 e il valore più elevato dal 2011. La ripresa dei consumi è certificata dall'Osservatorio Findomestic Banca e conferma i dati Bankitalia riportati ieri dall' Adige sull'aumento del credito al consumo. Trento, trainata da auto, moto e anche mobili, si rivela al top in Italia, dove gli acquisti di beni durevoli aumentano del 2%. E recupera su Bolzano in termini di reddito pro capite: +2,2% contro +1,9%. 

Secondo la ventiquattresima edizione dell'Osservatorio di Findomestic Banca sul consumo di beni durevoli, presentata ieri a Padova, nel 2017 il reddito disponibile pro capite in Trentino Alto Adige si è attestato sui 23.404 euro, confermandosi la regione con il valore più elevato. A Trento il reddito pro capite è aumentato del 2,2% passando da 21.534 a 22.014 euro. A Bolzano l'incremento è dell'1,9% da 24.375 a 24.828 euro, al terzo posto tra le province dopo Milano e Bologna. A livello nazionale il reddito disponibile pro capite è pari a 19.086 euro, in aumento del 2,4%. 

Il Trentino Alto Adige continua a guidare anche la classifica della spesa per i beni durevoli con 2.921 euro per famiglia rispetto ai 2.332 euro medi nazionali. In Italia gli acquisti di veicoli, elettrodomestici, elettronica valgono oltre 59 miliardi, in regione 1 miliardo 330 milioni. Il Trentino prevale sull'Alto Adige con 697 milioni contro 633 e una crescita del 2,9% rispetto al +0,4% del Sudtirolo. La spesa per famiglia è a Trento pari a 2.964 euro (+2,4%), mentre a Bolzano è in media di 2.876 euro (-0,1%). 

Tra i comparti che trainano la ripresa, in primo luogo ci sono i veicoli. In Trentino le immatricolazioni complessive di auto nuove sono in aumento del 18,6%, dalle 96.334 del 2016 a 114.275 l'anno scorso (+8,8% in Italia). Ma la crescita è tutta delle auto aziendali: 104.311 immatricolazioni pari ad un incremento del 21,1%. Le famiglie invece hanno acquistato 9.964 automobili nuove, il 2% in meno delle 10.171 dell'anno prima, per un valore di 174 milioni (-1,5%) e una spesa media per famiglia di 740 euro (-1,9%).
Altra musica nelle auto usate, dove i passaggi di proprietà aumentano del 6,6% da 25.737 a 27.443 e la spesa cresce del 6,2% da 219 a 233 milioni, pari a 991 euro per famiglia (+5,8%). Un vero e proprio boom si registra poi nelle moto. Le vendite di motoveicoli fanno un balzo del 40% in numero, dalle 2.519 del 2016 a 3.527 l'anno scorso, e del 39,5% in valore, passando da 17 a 23 milioni. In Italia le moto vendute crescono del 5,6% e la spesa per acquistarle del 9,8%. 

Gli elettrodomestici grandi e piccoli, dai frigoriferi alle aspirapolveri ai ferri da stiro, vedono in Trentino consumi stabili a 53 milioni, corrispondenti a 224 euro medi a famiglia. Non è particolarmente brillante, invece, la spesa per l'elettronica di consumo, che ormai è dominata dagli acquisti di televisori. Si passa dai 26 milioni del 2016 a 25 milioni, con un calo del 3,8%, meno accentuato rispetto al dato nazionale (-5,3%), corrispondenti ad una spesa media per famiglia di 224 euro (-0,4%).
Un contributo positivo alla crescita viene invece dal settore dei mobili. A Trento le spese aumentano del 2% da 163 a 166 milioni, il valore più alto da cinque anni a questa parte. La crescita è superiore alla media nazionale (+1,8%) e nettamente migliore rispetto allo scorso anno (+1%). La spesa media per famiglia passa da 719 a 725 euro (+1,6%).
Per quanto riguarda il comparto dell'information technology, che comprende computer, tablet, dispositivi per i videogiochi, Trento cede il 2,8% (-7,1% nel 2016) con un valore intorno ai 23 milioni e una spesa familiare media che scende da 100 a 96 euro (-3,2%).

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