Nuovo crollo delle criptovalute Bitcoin sotto i 12mila euro

Parte ancora dall'Asia l'ultima controffensiva verso le criptovalute: la Cina ha messo nel mirino siti web e app che offrono servizi simili a piattaforme di scambi con l'obiettivo di bloccare agli investitori domestici l'accesso sia interno sia alle piattaforme offshore di moneta virtuale che consentono scambi centralizzati. L'offensiva anti speculazione vede in primo piano la Corea del Sud, secondo mercato al mondo del settore, dove resta tra le opzioni la "soluzione finale", vale a dire il bando totale. Notizie che, unite al nervosismo degli ultimi giorni, hanno colpito le monete virtuali, scivolate spesso a doppia cifra e con la più famosa, Bitcoin, sotto i 12mila dollari. Le autorità cinesi, secondo le indiscrezioni rilanciate da Bloomberg, puntano anche a individui e compagnie che partecipano ai mercati e danno servizi di transazione e regolamento per scambi centralizzati.

Da Seul, invece, il ministro delle Finanze Kim Dong-yeon ha spiegato in un'intervista alla radio TBS che il bando del trading è "un'opzione in piedi" e che una decisione finale sarebbe stata presa attraverso una revisione governativa. Ieri, con una mossa a sorpresa, Seul ha chiarito che le misure sarebbero state adottate "dopo sufficienti consultazioni e coordinamento di opinioni". L'Ufficio per il coordinamento delle politiche governative, che fa capo alla presidenza, è intervenuto per ridimensionare i giudizi del ministero della Giustizia che la scorsa settimana ha menzionato un provvedimento drastico contro la speculazione creando confusione sui mercati e irritazione tra gli investitori. Quella del ministro "è solo una delle misure suggerite", è stato il messaggio a rassicurare la gran parte della platea dei 2 milioni di sudcoreani che le statistiche indicano come aver maneggiato almeno una volta le criptovalute.

Il Bitcoin è sceso ai minimi da inizio dicembre accusando perdite a doppia cifra, con un trend analogo riprodotto da altre valute virtuali come Ethereum e Ripple. In base alle rilevazioni di CoinMarketCap, queste ultime hanno toccato minimi a oltre -18% e quasi -26%, rispettivamente, nelle ultime 24 ore. Bitcoin è andato sotto quota 12.000 per la prima volta dal 6 dicembre, prima di tornare su e oscillare sostanzialmente intorno ai 12.000 dollari nonostante il record del Dow Jones a Wall Street per la prima votla oltre i 26.000 punti. I contratti future sui Bitcoin, introdotti per la prima volta a dicembre, sono andati in tensione: sul CME hanno ceduto a doppia cifra sotto i 12.000 dollari, così come per quelli sul Cboe, andati sempre sotto la stessa soglia. Giappone e Corea del Sud, che di solito dominano i mercati delle criptovalute, hanno visto oggi volumi in caduta negli ultimi giorni, fino al calo complessivo del 30% della mattinata a testimonianza del nervosimo che sta interessando gli investitori destinato a scemare viste le basi degli scenari futuri.

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