Autostrada, appello degli industriali trentini Il presidente Bonazzi: la Provincia ci ripensi «La Valdastico è necessaria come l'A22»

di Luisa Maria Patruno

Sarà che è veneto. E quel riferimento ai veneti che «possono anche buttar via 1,2 miliardi di euro» per costruire un'autostrada che finisce a Pedemonte, al confine con il Trentino, proprio non l'ha digerito; fatto sta che ieri mattina Giulio Bonazzi, presidente di Confindustria Trento, si è sentito quasi in dovere di intervenire, dopo aver letto sull'Adige le parore di totale chiusura e quasi di insofferenza di Mauro Gilmozzi, assessore provinciale ai lavori pubblici e trasporti, nei confronti dell'annuncio dell'Autostrada Brescia-Padova del deposito del progetto definitivo e dell'avvio dell'iter per la realizzazione del tratto veneto della Valdastico Nord.
Presidente Bonazzi, per Confindustria la Valdastico Nord è ancora un'autostrada così importante? Perché?
Perché è bello fare le ferrovie e le piste ciclabili, ma non si va avanti solo con ferrovie e piste ciclabili. Nelle città più moderne si integrano le ferrovie, la gomma e il traffico aereo, in modo da rendere l'ambiente meno inquinato e più facile la vita ai cittadini. Se si pensa che tutta l'economia possa passare dalla ferrovia si commette un errore enorme.
Quindi non condivide la posizione della Provincia di Trento espressa dall'assessore Gilmozzi?
Leggo che dice: «Se i veneti vogliono buttare via 1,2 miliardi....». Io sono anche veneto e non credo proprio che i veneti vogliano buttare via tutti quei soldi. Vorrei invece ricordare che quello che oggi è un gioiello della nostra economia, ovvero l'autostrada del Brennero, all'inizio è stata vicina al fallimento più volte, perché non aveva traffico. Adesso, senza Autobrennero, che per altro è ormai congestionata e avremmo bisogno subito - per l'industria ma anche per il turismo - della terza corsia dinamica, vorrei vedere cosa sarebbe l'economia della provincia di Trento.
Ma quale vantaggio avrebbe il Trentino a dire sì all'autostrada Valdastico Nord?
Ricordo che l'autostrada A4 Brescia-Padova è totalmente congestionata e non più utile per il trasporto; prima o poi la Pedemontana veneta verrà completata e ci dovremmo ricordare di quanti morti e feriti ci sono già ogni anno in Valsugana.
Vuol dire che con la Pedemontana aumenterà il traffico in Valsugana e la Valdastico è la soluzione?
O fanno diventare la Valsugana una tangenziale a scorrimento veloce, senza incroci, ovvero ne fanno una mini-autostrada, oppure fanno la Valdastico Nord. O meglio ancora: fanno la Valdastico e migliorano la Valsugana. Quando cominciai a lavorare in Aquafil ricordo che Mori si opponeva al tunnel dall'A22, oggi è il paese di Loppio ad arrabbiarsi perché dice: ci lasciate a noi tutto il traffico e l'inquinamento. Non ha senso dire: il Veneto butti via pure i suoi soldi, tanto noi non ci sentiamo obbligati a fare la strada, quando poi tutto il carico di traffico e di feriti e morti ce lo troveremo comunque sulla Valsugana, con la rabbia della popolazione locale che a un certo punto dirà: qua non viviamo più. Noi come Confindustria esortiamo i nostri governanti a pensare di integrare bene le altre opere con la ferrovia del Brennero, che è importantissima. Senza trasporto su gomma, insieme a quello su rotaia, non si cresce.
La Valdastico Nord, tra gallerie e viadotti, costerà molto rispetto al traffico potenziale, ne vale la pena?
Ripeto, ricordiamoci dell'Autobrennero. Se è vero come è vero che l'A4 vuole pagare l'opera, almeno rendiamola funzionale alle esigenze del Trentino. So che molti fanno anche il sillogismo Valdastico uguale A35 (Brebemi). Io l'A35 ormai la faccio sempre per andare a Milano e vedo che il traffico è in costante aumento. Non appena l'autostrada sarà finita verso Brescia è ovvio che il traffico andrà in forte aumento. Già oggi nell'ultimo tratto verso Linate alle 8 di mattina si trova la coda.

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