Vino, ecco la geografia del Novello trentino

di Ugo Merlo

Le prime bottiglie di vino della vendemmia 2015 sono pronte per essere stappate.

È il Novello, - di cui in Trentino se ne producono mezzo milione di bottiglie - una lavorazione di uve a bacca rossa, che per via di un processo di fermentazione degli acini interi in ambiente ricco di anidride carbonica, (a macerazione carbonica, da non confondersi dunque col semplice vino nuovo ottenuto dalla vendemmia di poche settimane prima) è pronto per le degustazioni, che da disciplinare saranno dal 30 di ottobre. Nelle cantine delle aziende produttrici di Novello del Trentino in gran parte realizzato con uve di Teroldego, un vitigno particolarmente vocato alla creazione del Novello, si è lavorato alacremente per arrivare in tempo per la data di fine ottobre.

Il Novello, realizzato in Italia la prima volta dal roveretano Virgilio Grigolli nel 1979, è la versione del bel Paese del fratello d'Oltralpe Beaujolais Nouveau, un vino giovane di lunga tradizione, nato negli anni '30. Questo vino ha conosciuto, negli anni '80 del secolo scorso, un grande successo con una produzione di qualche milione di bottiglie.

Ora sembra passato di moda, forse perchè da qualche parte il livello qualitativo era scadente. In Trentino il Novello, se pur con numeri di molto più bassi, mantiene una sua nicchia di mercato, con i produttori che lo fanno con uve di Teroldego in purezza o aggiungendo altre uva bacca rossa.

Piace, questo vino fresco dal colore rosso rubino, con tonalità violacee. Alla degustazione si avverte subito la sua fragranza e la sua morbidezza, che richiama i sapori delle ciliegie marasche. Dopo la vendemmia, che ha concluso un'annata buona, nonostante qualche momento difficile per il meteo della primavera, i numeri della produzione in provincia del Novello 2016 ricalcano quelli dello scorso anno, con un generale apprezzamento di un mercato di appassionati.

A Grumo San Michele il vignaiolo Roberto Zeni, da molti anni fedele alla produzione, con una parte le sue pregiate uve di Teroldego rotaliano e forte del Tre Bicchieri ottenuto con il Teroldego Pini 2012, è pronto a far apprezzare il suo Novello, considerato tra i migliori. Sono 10 mila le bottiglie prodotte dai Zeni confermando i numeri dello scorso anno come il prezzo di 9 euro in cantina.

A Mezzacorona Marco Donati, vignaiolo di lunga tradizione e che con il Teroldego Rotaliano vendemmia 2015 è stato premiato dalla guida dell'Esperesso tra i primi 100 vini italiani, produce quest'anno 3500, bottiglie, con un leggero incremento del 10% rispetto al 2015, invariato il prezzo di 8 euro.

Sempre in campo rotaliano alla cantina di Mezzocorona, dove i numeri di produzione sono notevoli e la qualità la esprimono i Tre Bicchieri del Rotari Flavio Riserva del 2008, mantengono un buona produzione del Novello di Teroldego per un totale di 50 mila bottiglie, vendute al prezzo di 7 euro. Alle cantina Rotaliana di Mezzolombardo le bottiglie prodotte di Novello di Terldego sono 10 mila al prezzo di 7 euro.

Alla Gaierhof di Roverè della Luna la produzione di Novello di Teroldego è di 8 mila bottiglie al prezzo di 6 euro.

Due le tipologie di Novello realizzate dalla cantina di Aldeno, con il Fresco Fresco, prodotto in quantità limitata mille bottiglie ed il Novello di Teroldego, tutti e due al prezzo di 5.50 euro. Alla Concilio vini di Volano, mantengono la tradizione con il Novello delle Vivene, uve di Teroldego con una produzione di 40 mila bottiglie al prezzo di 5.80 euro.

Cavit, il colosso di Ravina raggiunge una produzione di 340 mila bottiglie con due tipologie di Novello: il Fiori d'inverno, realizzato con uve di Teroldego al 70% e di Schiava gentile il 30% e venduto al prezzo di 4.20 euro ed il Terrazze della Luna, uve di solo Teroldego venduto nelle enoteche al prezzo di 8.50 euro.

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