Leroy Merlin e Conforama puntano il Trentino

di Francesco Terreri

I colossi francesi dell’arredamento si affacciano in Trentino. A Expo Real di Monaco di Baviera, la fiera del settore che si è chiusa ieri, rappresentanti dei gruppi Leroy Merlin e Conforama hanno incontrato gli operatori trentini presenti, pubblici e privati, mostrando un concreto interesse a ipotesi di insediamento in provincia.

Leroy Merlin, catena del bricolage, giardinaggio, arredo bagno, oggettistica per la casa, ha messo gli occhi sull’area di proprietà di Patrimonio del Trentino all’interporto.

Conforama, leader nei mobili low cost, ha fatto prime ipotesi su spazi disponibili a sud-est di Cles. All’accelerazione dell’interesse per nuove aperture contribuisce, dicono in fiera, anche la sfida competitiva lanciata dal gruppo Paterno con i nuovi negozi CasaTua.

Leroy Merlin in Italia conta 47 punti vendita con un totale di 5.800 addetti e un fatturato di oltre 1 miliardo di euro. La catena è da tempo interessata ad aprire una grande struttura di vendita in Trentino.

C’era stata un’offerta per il compendio ex Siric a Rovereto (l’Adige del 10 febbraio 2016), due ettari che però devono ancora essere definitivamente bonificati. Prima ancora c’erano stati sondaggi all’interporto, nel comparto 7 di proprietà in parte pubblica e in parte privata. Ora il gruppo francese torna alla carica, ma avrebbe bisogno di circa 5 ettari di spazio, che potrebbero essere una parte dei 14,4 totali in capo a Patrimonio del Trentino.

Conforama, dal canto suo, ha un fatturato italiano superiore ai 200 milioni con 1.200 addetti. La catena ha già un grosso punto vendita ad Affi, ma è interessata ad aprirne uno più a nord, anche per rispondere alle sfide dei concorrenti, da Maison du Monde, che ha aperto a Bolzano, al nuovo formato CasaTua del gruppo Paterno-Eurobrico, che dopo l’apertura a Padova sta preparando il nuovo negozio a Rovereto nell’ex Orvea 2000. Qualche ipotesi era stata fatta sul negozio Mercatone Uno di San Michele, nell’ambito della vendita della catena in crisi.

Ora il gruppo francese sarebbe interessato ad un’area di circa un ettaro in Val di Non, sulla strada subito a sud-est di Cles. La struttura commerciale occuperebbe in tutto 5.000 metri quadri, di cui 3.000 per il negozio vero e proprio, un migliaio circa per la zona di carico e scarico e un altro migliaio per il magazzino. I parcheggi sarebbero interrati.
Nel complesso gli operatori trentini a Monaco, dalle società pubbliche Trentino Sviluppo e Patrimonio spa ai privati come il fondo Trentino Real Estate del gruppo Arnoldi di Denno, hanno registrato un deciso aumento di interesse per gli investimenti sul territorio trentino e nel resto d’Italia.

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